La Parola di oggi
Mag 4th, 2010 | Di cc | Categoria: ReligioneLA PAROLA DI OGGI
5 maggio 2010
Mercoledì
S. Pellegrino, martire - V di Pasqua (C) - I
PREGHIERA DEL MATTINO
Padre celeste, tu che innalzi gli umili e abbassi i potenti dal loro
trono, innalzaci con Cristo, tuo Figlio, perché il suo Spirito vivifichi
i nostri spiriti vacillanti.
Concedici la forza di sopportare le difficoltà della giornata e di
ricavarne frutti in abbondanza, uniti a Cristo, tuo Figlio, che vive e
regna con te nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei
secoli.
PRIMA LETTURA (At 15,1-6)
Fu stabilito che Paolo e Barnaba andassero a Gerusalemme dagli apostoli.
Dagli Atti degli Apostoli
In quei giorni, alcuni, venuti dalla Giudea, insegnavano ai fratelli
questa dottrina: “Se non vi fate circoncidere secondo l’uso di Mosè, non
potete esser salvi”.
Poiché Paolo e Barnaba si opponevano risolutamente e discutevano
animatamente contro costoro, fu stabilito che Paolo e Barnaba e alcuni
altri di loro andassero a Gerusalemme dagli apostoli e dagli anziani per
tale questione. Essi dunque, scortati per un tratto dalla comunità,
attraversarono la Fenicia e la Samaria raccontando la conversione dei
pagani e suscitando grande gioia in tutti i fratelli.
Giunti poi a Gerusalemme, furono ricevuti dalla Chiesa, dagli apostoli
e dagli anziani e riferirono tutto ciò che Dio aveva compiuto per mezzo
loro. Ma si alzarono alcuni della setta dei farisei, che erano diventati
credenti, affermando: è necessario circonciderli e ordinar loro di
osservare la legge di Mosè.
Allora si riunirono gli apostoli e gli anziani per esaminare questo
problema.
Parola di Dio.
SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 121)
R. Andiamo con gioia alla casa del Signore.
Quale gioia, quando mi dissero:
“Andremo alla casa del Signore”.
E ora i nostri piedi si fermano
alle tue porte, Gerusalemme! R.
Gerusalemme è costruita
come città salda e compatta.
Là salgono insieme le tribù,
le tribù del Signore. R.
Salgono, secondo la legge di Israele,
per lodare il nome del Signore.
Là sono posti i seggi del giudizio,
i seggi della casa di Davide. R.
CANTO AL VANGELO (Gv 15,4.5)
R. Alleluia, alleluia.
Rimanete in me ed io in voi, dice il Signore;
chi rimane in me porta molto frutto.
R. Alleluia.
VANGELO (Gv 15,1-8)
Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: “Io sono la vera vite e il
Padre mio è il vignaiolo. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo
toglie e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto.
Voi siete già mondi, per la parola che vi ho annunziato.
Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può far frutto da se
stesso se non rimane nella vite, così anche voi se non rimanete in me.
Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me e io in lui, fa molto
frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me
viene gettato via come il tralcio e si secca, e poi lo raccolgono e lo
gettano nel fuoco e lo bruciano.
Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quel che
volete e vi sarà dato. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate
molto frutto e diventiate miei discepoli”.
Parola del Signore.
OMELIA
In molte regioni, nel mondo attuale, il cristiano è ormai una figura
d’eccezione. Anche nei paesi tradizionalmente cattolici il credente si
trova immerso nel materialismo e nel laicismo che minacciano
l’annientamento della vita dello Spirito.
Abbandonati a noi stessi, ci perdiamo, intimoriti da forze che sembrano
sempre più grandi e imperiose.
La situazione della Chiesa delle origini non era però diversa. Eppure i
primi cristiani, al seguito di un gruppo di pescatori della Galilea,
privi di potere in quanto alle cose del mondo, ma riempiti della forza
dello Spirito, “vennero, videro e vinsero” l’Impero Romano. Contando solo
sui propri mezzi, non potevano far nulla, ma uniti a Cristo, come i
tralci alla vite, produssero frutti in abbondanza.
Ogni credente è chiamato a fare lo stesso: a sentirsi pronto ad essere
sfrondato dal vignaiolo, cioè dal Padre. In altre parole, per dare frutti
dobbiamo essere disposti a soffrire, per esempio andando contro le mode
imperanti, rispettando i nostri principi cristiani negli affari, restando
fedeli nel matrimonio, sopportando ogni tipo di discriminazione derivante
dal professare pubblicamente la nostra fede.
Una tale sofferenza purifica il cuore del credente e rafforza la vita di
Cristo in noi.
PREGHIERA DELLA SERA
Signore Gesù Cristo, tu sei la vite e noi i tralci. Senza di te non
possiamo fare nulla, uniti a te possiamo dare molti frutti.
Concedici la grazia, per intercessione di Maria, tua madre e nostra, di
restare sempre con te, meditando le tue parole nel nostro cuore. Te lo
chiediamo, sicuri che ci ascolterai ora e per sempre.