Premio dal Presidente Napolitano e patrocini da Meloni e Sacconi per il GPace di Lecce
Mag 5th, 2010 | Di cc | Categoria: Scuola e Giovanigiovani salentini ricevono i più alti riconoscimenti per la loro 3° Giornata.
L’8 maggio si ritroveranno in migliaia in piazza per dare voce allo slogan “Pace si può”
…e domani scenderanno in strada i “poster viventi” per dire NO ai baby-soldato
Sono i quaranta ragazzi di Repubblica Salentina che frequentano l’Istituto Costa di Lecce e che gestiscono e animano il movimento che va sotto il nome di “GPace – Giovani per la Pace”. Stanno ultimando i preparativi per il grande evento che avrà luogo sabato 8 maggio nella centralissima piazza Sant’Oronzo di Lecce, un’intera mattinata in cui la piazza si trasformerà in un grande palcoscenico attraverso cui i giovani si esprimeranno nei modi che gli sono più congeniali, con musica, arte e varie rappresentazioni. Tra le iniziative ci sono le conferme di grandi dj e vocalist nazionali (tra cui Max Del Buono, Paolo Foresio, Marco Guacci, Maurizio Macrì, …), la presenza degli Hot Fire della compagine dei Sud Sound System, tredici writers professionisti dell’Associazione Officina Mentis i quali realizzeranno opere inedite in tempo reale, saggi di Hip Hop e break dance, …e chi più ne ha più ne metta.
Per dare ancora più vigore e risonanza all’evento, i ragazzi hanno inoltre deciso di scendere in strada in anteprima con la loro protesta “figurata” contro l’uso, anzi l’abuso, dei bambini e degli adolescenti come soldati, kamikaze e spie di guerra. Infatti domani, giovedì 6 maggio, tra le 11 e le 12 del mattino una quindicina di “poster viventi” si disporranno in Via Trinchese a Lecce all’altezza del Teatro Apollo ed insceneranno la rappresentazione. Quindici coppie di studenti in cui uno sarà vestito da soldato e avrà appeso al collo un cartello “NO” e l’altro invece vestirà i panni di uno sportivo o di un musicista con il cartello “YES”, come a dire: “I giovani non devono spararsi addosso ma devono poter studiare, suonare, fare sport e divertirsi.” Ricordiamo che questa campagna, denominata “More Fun No More War”, parte da due considerazioni. Per prima cosa i ragazzi di GPace non accettano assolutamente l’idea che i loro coetanei possano vivere l’adolescenza costretti a “giocare” con fucili, mitra e bombe a mano, ancor meno che vengano utilizzati come kamikaze o spie di guerra. Come loro trascorrono la gioventù suonando e ascoltando musica, giocando a pallone o qualunque altro sport e imparando a crescere sotto la guida della famiglia e della scuola, così vogliono che in tempi strettissimi anche questi ragazzi, che per innocenza loro (…e non per colpa loro) sono nati in una terra in conflitto senza alcun rispetto per l’infanzia, possano vivere la loro adolescenza con gioia e spensieratezza. In secondo luogo sono fermamente convinti che se si riuscisse a far giungere loro (e ai loro genitori) il messaggio che i loro coetanei nel resto del mondo non si sparano addosso ma al massimo si sfidano a calcetto, questo farebbe sicuramente cambiare qualcosa, almeno nella loro coscienza. Molto probabilmente, non avendo contatti con il resto del mondo, questi ragazzi stanno crescendo convinti che sia “normale” così, ossia che a 12 o 15 anni sia la “norma” quella di impugnare le armi e combattere la guerra assurda degli adulti. Ecco parchè i ragazzi salentini si stanno impegnando con ogni mezzo a loro disposizione nel cercare di far giungere in quelle terre immagini, testi e quant’altro sia utile affinché si rendano conto che ESISTE UNA VITA MIGLIORE!!!