Referendum: per il governo nulla cambia

Giu 14th, 2011 | Di cc | Categoria: Politica

In data non sospetta, ben prima della consultazione e relativo raggiungimento del quorum, avevamo scritto che il risultato dei referendum, qualunque fosse, non sarebbe stato una sconfitta o una vittoria del governo. Possiamo in tutta coscienza ripeterlo oggi, dati alla mano.Sono andate a votare, presumibilmente sì, regioni saldamente di centrodestra come il Veneto, dove i cittadini si ritengono soddisfatti del loro servizio di acqua pubblica. Mentre per ciò che riguarda il nucleare, siamo ancora nel mezzo dell’onda lunga di Fukushima, onda che percorre gran parte dell’Europa, e della quale proprio il governo si era fatto interprete sospendendo il programma atomico italiano.Ovviamente si tratterà di trovare alternative. Sia per gli approvvigionamenti energetici e ancora più per la ricerca in modo da non ripetere l’errore dell’87; sia per i comuni o le regioni che rimanessero senza soldi per gli investimenti in acquedotti. Questa in particolare è l’obiezione che ha spinto a votare no molti sindaci, amministratori e politici di sinistra, in dissenso con il loro segretario Bersani, che pure fino a pochi mesi fa era schierato con il no.La capriola di Bersani, quella sì è tutta contro il governo. Una strumentalizzazione smaccata che tenta di trasformare quesiti tipici da società civile in pronunciamenti politici. Ecco perché, a maggior ragione, dobbiamo lasciar perdere le chiacchiere e la tentazione dei salotti televisivi dove normalmente ci si arrampica sugli specchi, ed invece prestare molta attenzione nel merito e nel metodo a ciò che esce da questa consultazione. Che appunto, non è contro il governo: ma al governo è comunque indirizzata; e da questo governo si attende risposte.  Referendum/Lupi: senza valore politico ma ne ascolteremo l’esito Il raggiungimento del quorum da parte dei quesiti referendari non avra’ ripercussioni sul governo perche’ privi di valore politico, ma allo stesso tempo la maggioranza ”ascoltera’ come sempre quello che i cittadini ci dicono”. E’ la valutazione del vicepresidente della Camera Maurizio Lupi, a margine dell’Assemblea generale di Assolombarda a Milano.”Abbiamo lasciato liberta’ di scelta fin dall’inizio”, ha spiegato Lupi che ha ricordato la convocazione dell’Ufficio di presidenza del Pdl all’indomani delle amministrative in cui ”volevamo togliere il valore politico ai referendum dando liberta’ di scelta”.

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