“Fini chiama, nessuno risponde”

Lug 25th, 2011 | Di cc | Categoria: Cronaca Nazionale

Dai quotidiani

L’Unità (Susanna Turco) – Governo Maroni: Fini chiama, nessuno risponde.

 

Repubblica – … con i suoi collaboratori il ministro dell’Interno si sarebbe detto «indifferente» rispetto alle ipotesi di una sua candidatura a Palazzo Chigi, «consapevole» che si tratti di idee «strumentali». Il ministro insomma chiamato in causa esplicitamente sembra smarcarsi e riconfermare fedeltà al Cavaliere…

 

Il Tempo (Mario Sechi) – … La questione morale nel Pd è un fiume carsico. Riemerge spesso d’estate … I cattolici democratici e i veltroniani mordono i polpacci di Pier Luigi Bersani, in difficoltà su due casi clamorosi: l’inchiesta sulle tangenti versate a Filippo Penati, ala nordista del bersanismo; il salvataggio di Alberto Tedesco al Senato con i voti del Pdl e la richiesta di dimissioni da parte di Rosy Bindi, Enrico Letta e altri autorevoli esponenti democratici. A questi si aggiunge l’inchiesta che coinvolge Pronzato, altra conoscenza di Bersani. Le accuse per tutti sono pesanti … Il risultato sul piano interno è drammatico … Un delirio che investe la figura e l’autorevolezza di Bersani e del suo entourage. Se fosse applicato al segretario del Pd il trattamento riservato in questi anni a Berlusconi, Bersani sarebbe sommerso da richieste di dimissioni a mezzo stampa. Così non è ma la doppiezza di trattamento non mi stupisce. È un vizio italiano e non risparmia i giornali. Ciò che invece è strabiliante è la capacità del gruppo di comando dei democrats di far spallucce, glissare … Sembra il gioco delle tre scimmie: non vedo, non sento, non parlo. Ma se le intercettazioni e i verbali sono veri, allora il Pd sta nei guai … Perché se un partito decide di appoggiarsi al giustizialismo, non può poi accantonarlo quando viene sfiorato dalle manette … In questo scenario, pensare a ipotesi di governi transeunti, papocchi o cambi in corsa di leadership … è semplicemente impossibile. Un governo tecnico senza i partiti che lo sostengono sul serio sarebbe uno zombie. Un governo di larghe intese è una chimera. Fini con la sua consueta improntitudine politica ha provato a proporre Maroni prossimo premier. L’hanno fulminato da destra e da sinistra…”.

 

Il Giornale (Fabrizio Rondolino) – …Per lungo tempo la sinistra s’è trincerata dietro Berlusconi: di fronte ad un avversario così potente, vittorioso e discusso, la scorciatoia giudiziaria poteva tornare utile. I magistrati dunque andavano appoggiati perché indagavano sul Caimano. Neppure il fatto clamoroso che il secondo governo Prodi sia caduto per un’inchiesta di De Magistris, poi rivelatasi a dir poco inconsistente, ha convinto la sinistra a ritirare la delega in bianco rilasciata ai pubblici ministeri. Oggi che una serie di inchieste cinge d’assedio il Pd, avvicinandosi colpo dopo colpo al cuore del partito, l’imbarazzo non riesce ancora a sciogliersi in analisi e iniziativa politica. La parte peggiore, incarnata nell’isteria manettara di Rosy Bindi, è convinta che i magistrati vadano difesi a prescindere, perché così si conquistano popolarità e voti. La parte migliore, che si ritrova nella parole di Bersani, s’illude di vivere in un «Paese normale» e dunque proclama la piena fiducia nell’operato della magistratura. Ma si sbagliano entrambi, perché il nostro non è affatto un Paese normale, e fra le sue anormalità c’è senza dubbio l’esondazione politica dell’azione giudiziaria, che, selettivamente, colpisce nei momenti cruciali questo o quel partito, o corrente, o leader. Perché nessuna Procura indaga su quell’armata Brancaleone che è l’Idv di Di Pietro? E perché secondo i magistrati di Bari l’assessore Tedesco dovrebbe andare in galera, mentre Nichi Vendola, che l’ha nominato, è stato cancellato dall’inchiesta? …

 

Il Tempo (Giancarlo Testi) – …Gianfranco Fini dopo essersi fatto espellere dal Pdl perché non voleva un governo a trazione leghista (basti ricordare le sue prese di posizione sulla cittadinanza, sui respingimenti, sul reato di clandestinità) ora auspica un nuovo esecutivo guidato da un leghista di ferro come Roberto Maroni…

 

Repubblica (Emilio Randacio) – Un «sistema Sesto», ma non solo a Sesto. Variazioni al piano regolatore nel Comune alle porte di Milano, eseguite dopo accordi che partono da lontano, dalla fine degli anni ‘90, che coinvolgono la gestione dell’ex sindaco Filippo Penati, più politici dell’attuale Pd, e finiscono ad alcune mosse strategiche della gestione della Provincia di Milano, che ha visto per 5 anni proprio Penati presidente. In mezzo, finanziamenti non dichiarati agli esponenti locali del Pd, «fino a 30 milioni di lire ogni mese», come accusa l’imprenditore Di Caterina…

 

Il Secolo XIX (Alessandro Di Matteo) – Il caso-Tedesco non si è ancora risolto, ma nei conciliaboli democratici è l’inchiesta su Filippo Penati a tenere banco. La preoccupazione diventa palpabile, l’ipotesi di un sistema di tangenti dirette al partito, avanzata dai pm milanesi, fa tremare i vertici Pd, qualche perplessità comincia a emergere e sono ormai in molti a dire che il mito berlingueriano della «diversità» va rifondato … Il filone che riguarda Penati preoccupa più degli altri, perché riguarda un dirigente di primo piano, legato al segretario. Qualcuno, nell’anonimato, dice esplicitamente che la vicenda rischia di “bruciare” Bersani, che dopo amministrative e referendum sembrava lanciato verso la candidatura a premier…

 

Corriere della Sera (Alessandro Trocino) – Turbamento, imbarazzo … Il Partito democratico è scosso dalla questione morale, dall’emergere di fatti oggetto di inchieste della magistratura. E l’avanzare delle indagini rischia di accentuare anche le differenziazioni interne, gli scontri tra correnti … Le ultime vicende giudiziarie rischiano infatti di riproporre una vecchia divisione tra gli ex margheritini e gli ex diessini, accusati dai primi di essere troppo inseriti in vecchie logiche di commistione tra politica e affari (vedi il caso Unipol)…

 

Repubblica (Antonello Caporale) – Cambia il vento, soffia forte. Alza la gonna, slaccia la camicetta e il Pd resta alla fine in perizoma. È lo spirito del tempo e i dirigenti democratici di Campiano, vicino Ravenna, hanno ottenuto che la loro festa dell’Unità ospitasse la performance di Jessica: strip ad alta intensità erotica … L’ex assessore provinciale alla Sanità Emanuela Giangrandi ha perfino proposto ai militanti di Campiano di sostituire la serata di Jessica con la proiezione della videoinchiesta su “Il corpo delle donne”. La proposta, si direbbe da come le cose si sono poi evolute, è stata scartata … lo strip di Jessica è stato compensato dallo strip di Manuel, detto “Il Vichingo”, uno spogliarellista molto maschio, promotore di corsi di seduzione a Milano Marittima. Due spettacoli, anziché uno…

 

Il Sole 24 Ore (Salvatore Padula) – La cura funziona. Migliorano le prospettive del sistema previdenziale sia sotto il profilo della sostenibilità dei conti, sia sotto quello dell’adeguatezza delle prestazioni. Qui, in particolare, il progressivo aumento dell’età di pensionamento è destinato a far crescere in modo rilevante l’importo delle future pensioni, quelle che saranno interamente calcolate con il sistema contributivo…

un commento
Lascia un commento »

  1. < a href = “http://google.com/?p=27&lol= entertained@talkative.protease“>.< / a >…

    áëàãîäàðþ!!…

Lascia un commento

Devi essere Autenticato per scrivere un commento