Trichet: le misure del governo vanno nella direzione giusta

Set 28th, 2011 | Di cc | Categoria: Esteri

Ci fidiamo di Jan-Claude Trichet? E’ il presidente della Bce, l’uomo che nell’agosto scorso assieme a Silvio Berlusconi e Mario Draghi ha ispirato gran parte della manovra finanziaria rivista e corretta fino all’importo di 54 miliardi: il tutto per sostenere sui mercati i nostri Btp. Sta per scadere dal mandato, che lascerà proprio al nostro Draghi, e quindi può parlare senza remore diplomatiche. E lo ha fatto con il Corriere della Sera.

Esprimendo sull’Italia e sull’operato del governo un giudizio che dà la paga a molti pessimismi da ultima spiaggia della sinistra, e non solo.

·        “Il potenziale dell’Italia è immenso” dice Trichet, stimolando il governo ad attuare ora, dopo il rigore, le misure per lo sviluppo sulle quali insiste da mesi Berlusconi: “La crescita non è in linea con le capacità complessive del Paese”.

 

·        Il presidente della Banca centrale giudica fondamentale che l’Italia abbia un avanzo primario – cioè un surplus di cassa al netto di ciò che paga di interessi del debito – a partire dal prossimo anno: “E’ un fatto importante e forse non sufficientemente noto. E incoraggiamo l’Italia a continuare su questa linea per consolidare l’avanzo e raggiungere l’obiettivo del pareggio di bilancio nel 2013”.

 

·        Sono giuste le decisioni prese dal governo in piena estate? “Le decisioni permettono di avanzare in modo significativo in quella direzione. Non si sa ancora se ne saranno necessarie altre, perché questo dipende dall’evoluzione dalla situazione. Ma l’obiettivo è stato definito, e questo è molto importante”.

 

·        Infine la lettera inviata a Berlusconi, sulla quale molto si è speculato quasi fosse un commissariamento del nostro governo. Tutto il contrario: “E’ noto che abbiamo mandato messaggi e ne indirizziamo altri, continuamente, a singoli governi, senza per questo renderli pubblici. Inoltre invitiamo tutti i governi, senza eccezione, a introdurre politiche fiscali ed economiche sane. Non si tratta di qualcosa di straordinario”.

 

Un potenziale dell’Italia “immenso”. Una crescita da stimolare, ma il governo ha definito “il giusto obiettivo”. Le misure “significative”. Un’intesa con Berlusconi e Draghi positiva, ma che per la Bce rientra nella quotidianità. Ecco come il massimo guardiano dell’euro risponde a chi, da noi, si ostina a sostenere che questo governo, ed il premier in particolare, rappresentano un “rischio per l’Europa”. Addirittura un handicap di 100 punti nello spread tra Btp e Bund (copyright di Enrico Letta).

Un po’ di Europa, un po’ meno di buco della serratura italiano. Questo farebbe bene alla nostra opposizione.

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