“Boss” dei lo Russo latitante da un anno e mezzo scovato in una lussuosa villetta. All’arrivo dei carabinieri si era nascosto in un rifugio tecnologico

Mar 31st, 2012 | Di cc | Categoria: Cronaca Regionale

A Marano di Napoli, i carabinieri del nucleo investigativo di napoli e del nucleo operativo della compagnia Vomero, hanno fatto irruzione in una villetta in via del mare sorprendendo e traendo in arresto il latitante Antonio Cardillo, 34enne, ritenuto affiliato di spicco al clan camorristico dei “Lo Russo”, operante nei quartieri di Miano, Chiaiano, Piscinola e Marianella.
All’uomo i militari dell’arma hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa su richiesta della direzione distrettuale antimafia per associazione di tipo mafioso ed estorsione nell’ambito di una inchiesta sfociata in un blitz che nel novembre 2010 aveva portato in carcere 50 suoi presunti complici, blitz al quale l’uomo era riuscito a sfuggire rendendosi latitante.
Al momento dell’irruzione nella villetta i militari dell’arma hanno trovato nella lussuosa residenza la moglie e i 2 figli del latitante ma il letto matrimoniale ove dormiva la signora era stato usato, e fino a poco prima dell’irruzione, da entrambi i lati.
Certi della presenza del ricercato nella casa, i militari dell’arma hanno iniziato una minuziosa perquisizione trovando un telecomando che non corrispondeva ad alcun apparecchio presente nella casa. i carabinieri hanno così iniziato vari giri per la villetta provando e riprovando ad azionare il dispositivo fin quando, nella cabina armadio vicina alla camera da letto, all’azionamento del telecomando uno specchio, apparentemente incollato alla parete, si è cominciato ad allontanare da questa spinto da una serie di martinetti, tubature e pistoni idraulici, scoprendo un nascondiglio. Dentro al covo, realizzato con non comune impiego di materiali, i carabinieri hanno scovato il latitante, seduto su una sediolina, che aspettava che finisse la visita. Dopo le formalità di rito al comando provinciale, l’uomo è stato tradotto nella casa circondariale di poggioreale.

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