“Se ci sara’ l’ok all’elezione diretta del presidente della Repubblica, il Pdl e’ disponibile a discutere una legge sul conflitto di interessi”. E’ la proposta che Alfano, ospite alla trasmissione televisiva Porta a Porta, lancia alla sinistra.

“Noi insisteremo sul progetto presidenzialista e lo faremo con serieta’ perche’ e’ un’occasione irripetibile per le istituzioni repubblicane”.

“La nostra predilezione e’ per il modello spagnolo in cui c’ e’ un rapporto diretto tra il cittadino e l’ eletto ma sempre in un quadro di governabilita’. Ma io sono qui per dire che il Pdl fara’ di tutto per arrivare all’ elezione diretta del presidente della Repubblica. Se cio’ non sara’ possibile noi lavoriamo per cambiare la legge elettorale e comunque non ostacoleremo le riforme”.

E parlando delle prossime elezioni politiche: “il nostro unico tema sara’ come venire fuori dalla crisi, il tema delle riforme non sara’ oggetto della campagna elettorale. Non abbiamo proposto la riforma della legge elettorale durante la campagna per le amministrative proprio per evitare che il tema diventasse oggetto di una contesa”.

E non e’ una reazione alla sconfitta subita alle amministrative, sottolinea Alfano, cosi’ come non sara’ tema “della prossima campagna elettorale, in cui parleremo solo delle proposte per far uscire dalla crisi l’Italia”.

“Un accordo sui contenuti per uscire dalla crisi”

“A nostro avviso tutta l’area che si riconosce in alcuni valori e che e’ alternativa a questa sinistra potrebbe ritrovarsi, non su formule o alchimie, ma su contenuti concreti che sono quelli su cui noi stiamo lavorando per riuscire a offrire un’ipotesi di lavoro su cui possano convergere gli altri. In sostanza ci si mette d’accordo non sulle sigle o sui nomi ma sui contenuti per uscire dalla crisi”. Lo sostiene il segretario Pdl, Angelino Alfano, a margine dell’assemblea dell’Unione industriali di Prato.

L’ex Guardasigilli affronta diversi argomenti nel corso del suo intervento.

Priorità. Ai giornalisti che gli chiedono se sara’ lui il candidato premier del Pdl alle prossime elezioni, Alfano risponde: “non credo che questo sia il tema. Il tema e’ far ripartire l’economia italiana. Noi presenteremo le nostre idee gia’ nel fine settimana quando organizzeremo un’apposita conferenza stampa per spiegare le nostre proposte economiche”.

Tasse. “Rilanciamo il tema dell’Imu solo per il 2012, trasformandola in una tantum per il 2013, quantomeno per la prima casa. Questa e’ una questione per noi fondamentale. La strada giusta è rafforzare i pagamenti della pubblica amministrazione e bisogna percorrerla fino in fondo. Oltre a  fare dimagrire subito lo Stato secondo il piano che è alo studio per recuperare le risorse e abbassare le tasse”.

Tagli. “E’ bene che la spending review abbia un target di 100 miliardi su cui puntare e non di 4 o 5 miliardi. E’ una cifra adeguata, l’unico modo nel quale potremo proporre un orizzonte con meno tasse, meno sprechi e meno debito pubblico”.

Governo. “Non dobbiamo accontentarci di quello che l’Esecutivo di Monti sta facendo, dobbiamo chiedere di fare di piu’. Nessuno ignora le difficolta’ che il governo sta incontrando, anche perche’ non siamo su Marte”.

Pd. Alfano chiede a Bersani di “compiere uno sforzo comune” per fare in modo che l’Italia possa recepire velocemente la direttiva europea che impone agli Stati di pagare i debiti con le imprese entro 30 giorni. “L’Italia sta facendo per benino i propri compiti e non possono essere chiesti altri sacrifici alle imprese e alle famiglie”. Gli istituti di credito devono “in tempi rapidi” rimettere in circolazione il sostegno alle imprese e alle famiglie “altrimenti sara’ difficile capire” i finanziamenti agevolati che la Bce offre alle banche.

Confindustria. “Siamo pronti a mettere il nostro impegno a sostegno di quello che voglio chiamare ‘il pacchetto Squinzi’”. E spiega di voler sposare l’agenda di interventi proposti dal nuovo presidente di viale dell’Astronomia per “ridurre la spesa pubblica e far ripartire l’impresa”.