L’Europa tampona una falla ma resta il problema-Banca Centrale

Giu 29th, 2012 | Di cc | Categoria: Politica

Alla fine, quasi alla fine di una delle solite, estenuanti maratone notturne dell’Unione Europea, anche il Cancelliere Merkel ha dovuto accettare un compromesso. Il Fondo Salva Stati, il cui obiettivo è indicato dal nome stesso, potrà ricapitalizzare direttamente le banche in difficoltà: e questa è una boccata d’ossigeno per la Spagna che può sperare di risollevare il proprio sistema bancario senza aggravare ulteriormente il debito. Il primo obiettivo della Ue è proprio questo: spezzare il circolo vizioso tra banche e debito sovrano.

Il secondo punto riguarda direttamente l’Italia: ai Paesi che hanno fornito buoni risultati nell’applicazione del rigore ma che ora si trovano sottoposti all’attacco della speculazione finanziaria, sarà concesso ricorrere all’intervento del Fondo Salva Stati per cercare di porre un argine alle vendite, appunto speculative, di loro titoli.

Prevista anche, ed è il terzo e ultimo punto, una discesa in campo della Banca Centrale Europea che aiuterà il Fondo Salva Stati a “coordinare” il sistema di controllo sulle banche in crisi. Nessun risultato invece sulla possibilità di aggiungere un intervento finale, l’unico decisivo e risolutivo, della Banca Centrale a sostegno delle azioni del Fondo contro la speculazione.

Bene l’accordo. Ma neanche la Germania poteva dire no a una situazione di pericolo immediato che mette a rischio l’intera zona dell’euro.

Il problema che resta, e non è problema da poco, anzi: è il nocciolo del problema, è il volume di euro a disposizione del Fondo Salva Stati. Attualmente, circa 500 miliardi di euro che però devono essere ancora in buona parte versati dagli Stati - compresa l’Italia - e che dovrebbero aggiungersi ai 240 miliardi rimasti della prima versione del Fondo. Il primo si chiamava infatti Fondo per la stabilità finanziaria (Fsf), il secondo e attuale, da mettere in opera, Meccanismo per la stabilità europea (Esm). E sarà il caso di notare che il primo Fondo spese ben 250 miliardi della sua dotazione originaria per tentare di frenare la speculazione su Irlanda e Portogallo, due piccoli Paesi. Da qui la domanda: tamponata la falla per il presente, come si presenta il futuro? E tornerà in campo la richiesta del Presidente Berlusconi e del Popolo della Libertà attraverso il segretario Alfano per fornire inevitabilmente di maggiori poteri la Banca Centrale.

Lascia un commento

Devi essere Autenticato per scrivere un commento