Il tormentone musicale estivo: le possibili hit e il loro valore nella nostra vita

Lug 13th, 2012 | Di cc | Categoria: Spettacoli e Cultura

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Cosa rende una canzone un tormentone? Ogni estate una nuova canzone diventa regina e s’impadronisce di noi spingendoci a canticchiarla senza sosta.

Molto spesso è proprio la canzone che più odiamo ad entrarci nella testa e questo perché le canzoni che diventano “tormentoni” sono spesso costruite su armonie che già conosciamo.

Il meccanismo di memoria e di associazione ci rende più facile l’ascolto appunto perché il già sentito svolge una funzione rilassante.

Se l’anno scorso i tormentoni sono stato Mr Saxobeat di Alexandra Stan,”On the floor” di Jennifer Lopez e “Last friday night” di Katy Perry, quest’anno la scelta della nuova canzone tormentone sarà abbastanza ardua.

Molte canzoni sono candidate ad esserlo.

Fra le italiane spicca “Tu mi porti su” di Giorgia e “Non vivo più senza te” di Biagio Antonacci.

Ritmica trascinante,un po’ di sano regionalismo con i riverberi della pizzica in Antonacci la rendono ancora più semplice nell’assimilazione.

Poi i Modà potrebbero ambire al podio con la canzone “Come un pittore” con Jarebe De Palo:testo e musica ricchi di sano romanticismo.

Fra le canzoni internazionali spiccano i Simple Plan ft. Sean Paul con “Summer Paradise”, i Train con “Drive by” (utilizzata per lo spot della Wind), i Maroon 5 con “Payphone” e Gustavo Lima con “Balada (Tchê tcherere tchê tchê)”.

Gustavo Lima è la vera novità e soprattutto il più accreditato per diventare tormentone.

I motivi sono molteplici ossia

  • effetto novità,infatti con “Balada” si è fatto conoscere anche qui in Italia;

  • la canzone è costruita su di un ritmo brasiliano che è ideale da ballare;

  • la canzone è costruita sul filone di un altro hit,di questo inverno, ossia “Ai se eu te pego” di Michel Telò.

Molti disdegnano i tormentoni,ma dopotutto una canzone legata all’estate è solo un modo per non dimenticare la stagione estiva conclusa e soprattutto un modo per sopportare in maniera stoica lo stress quotidiano del lavoro e della vita in sé.

Paragonare i tormentoni di adesso con quelli del passato diventa solo un gioco al massacro musicale.

Dopotutto lo sappiamo, da tempo immemore, che siamo solo,come diceva Bacone, “nani sulle spalle dei giganti”.

Accontentiamoci di questa musica perché come ogni cosa è destinata a cambiare.

Magari la prossima sarà la volta buona non solo per le nostre orecchie,ma per tutto ciò che riguarda il vivere quotidiano. Sabrina Capozzi

un commento
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    thanks!!…

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