Romano, dieci anni per assolverlo
Lug 18th, 2012 | Di cc | Categoria: Politica
Una formula piena: “Il fatto non sussiste”. Dopo un calvario giudiziario e mediatico durato 9 anni, l’ex ministro del governo Berlusconi, l’avvocato Saverio Romano, è stato assolto dal tribunale di Palermo che ha giudicato inconsistente l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa.
Un giudice monocratico ha “ridicolizzato” in una camera di consiglio durata appena due ore, le richieste del pubblico ministero che aveva proposto “pur senza prove” una condanna ad 8 anni di reclusione. Come è possibile – e perché risulta possibile solo in Italia - costruire e tenere in piedi una macchina del fango che spezza la vita pubblica di un uomo per un decennio e poi termina con un nulla di fatto? Si dirà che al termine del processo, la verità ha salvato un innocente. Non è una giustificazione accettabile per uno stato democratico dove l’ordine giudiziario ha assunto, attraverso l’uso politico della giustizia, un potere abnorme e malsano.
L’ex ministro Romano era stato definito “intraneo” a Cosa Nostra, sino ad aver stretto un patto politico elettorale con famiglie mafiose del suo territorio di nascita. La procura si è servita di due pentiti sulla cui attendibilità il giudice ieri si è ieri definitivamente pronunciato.
Questa triste vicenda che è solo l’ultima di una lunga serie in un Paese che sembra essere diventato la “Repubblica dei pentiti e delle intercettazioni”, ci riporta alla denuncia che il centrodestra ha fatto propria sul cattivo uso della giustizia in Italia. Berlusconi ha sempre distinto tra l’uso politico della legge di certe procure e l’onestà intellettuale e morale di tanti giudici che lavorano in silenzio. Ma non è accettabile imporre un incubo per 10 anni a un cittadino di questo Stato, in attesa di ripagarlo prima o poi con un verdetto d’assoluzione. Anche se “piena”, come in questo caso.
Alfano: su Romano un accanimento ingiustificato
“Esprimo soddisfazione per l’assoluzione di Saverio Romano. La giustizia gli restituisce la meritata serenità. Resta l’ombra dell’accanimento mediatico e politico che ha subito per anni in modo ingiustificato e strumentale. Oggi più che mai ci si dovrebbe interrogare su come mai una persona, innocente fino al terzo grado di giudizio, rischia di essere condannata in via preventiva ancora prima del termine naturale del processo”. È quanto dichiara il segretario politico del Pdl, Angelino Alfano.
Cicchitto: le accuse a Romano sono state strumentalizzate
“Esprimiamo soddisfazione per l’avvenuta assoluzione di Saverio Romano. Finalmente è stata riconosciuta la sua estraneità ai fatti, dopo che per mesi ha pesato sulla sua testa come una spada di Damocle un’accusa pesantissima ovviamente strumentalizzata dall’opposizione”. Lo afferma il capogruppo del Pdl, Fabrizio Cicchitto.
Gelmini: ora finalmente finisce un incubo
“All’ex collega Saverio Romano vanno le mie felicitazioni per la avvenuta assoluzione. La sua totale estraneità ai fatti è stata sancita oggi dopo mesi di strumentalizzazioni politiche e massmediatiche. Finisce un incubo che l’on Romano ha saputo affrontare con grande dignità e coraggio”. Lo afferma Maria Stella Gelmini del Pdl.
Lupi: gli accusatori di Romano ora gli chiedano scusa
“La notizia dell’assoluzione dell’ex ministro Saverio Romano conferma che l’accanimento nei confronti della sua persona era del tutto ingiustificato. La scelta di respingere la mozione di sfiducia presentata in maniera strumentale dalle opposizioni al governo Berlusconi non solo era corretta ma ha impedito che, in nome del giustizialismo fine a se stesso, si compisse l’ennesimo barbaro tentativo di condannare in via preventiva un innocente. Ora ci auguriamo che gli accusatori di allora riconoscano l’errore e chiedano scusa al collega Romano cui rinnovo la mia stima, felice per l’esito positivo di questa vicenda”. Così Maurizio Lupi, Vice Presidente Pdl della Camera dei deputati.
Prestigiacomo: chi ripagherà Romano da massacro mediatico?
“Ora chi ripagherà Saverio Romano del massacro mediatico cui è stato sottoposto? La sua assoluzione è l’esito giudiziario prevedibile di un processo che è stato enfatizzato per far pagare a Romano la sua vera colpa: quella di appoggiare il governo Berlusconi”. Lo sottolinea l’esponente del Pdl Stefania Prestigiacomo che aggiunge: “lui oggi è assolto, quelli che lo hanno infangato restano impuniti”.
Sacconi: l’assoluzione finalmente gli rende giustizia
“L’assoluzione di Saverio Romano rende giustizia ad un uomo pubblico che è stato oggetto della usuale combinazione tra accusa giudiziaria e aggressione mediatica. Il suo caso costituisce ulteriore motivo di riflessione sull’anomalia italiana”. Lo ha dichiarato in una nota il senatore del Pdl, Maurizio Sacconi.
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