Parliamo dell’UNICEF

Apr 24th, 2008 | Di admin | Categoria: Esteri

 

E’ un’Agenzia delle Nazioni Unite fondata nel 1946

Parliamo dell’UNICEF

Impegnata nel disastro del Sud est asiatico

 

L’UNICEF, Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia, è un’Agenzia delle Nazioni Unite fondata nel 1946 per aiutare i bambini vittime della Seconda Guerra Mondiale. Nel periodo tra il 1946 al 1953 fu presente in vari paesi europei, e anche in Italia, con moltissimi interventi a difesa dei bambini. La situazione era drammatica: nel 1949 morivano più di 72 bambini ogni mille nati e in regioni poverissime come la Basilicata i morti erano addirittura 110 su 1000.

L’UNICEF aiutò l’Italia del dopoguerra in modo massiccio: per esempio, fornendo 800.000 paia di scarpe per bambini e 700.000 mq. di stoffe per abiti, ma anche costruendo centrali del latte in molte province italiane, fornendo le prime incubatrici ai reparti pediatrici di molti grandi ospedali specie nel sud del paese, distribuendo latte in polvere e vitamine, medicinali e antibiotici, allora rari e preziosissimi contro le malattie infettive, aiutando le mense scolastiche e ricostruendo scuole e corsi di educazione popolare (nel 1950, l’11 % degli italiani era analfabeta, e in alcune zone del sud lo era addirittura il 30%!). Nella primavera del 1950 gli aiuti dell’UNICEF avevano raggiunto, solo in Italia, 1.300.000 bambini e madri!

Con la graduale ripresa dell’economia dei paesi europei, le attività del Fondo vennero rivolte ai bambini dei paesi in via di sviluppo in Africa, Asia e America Latina, fino a che nel 1953, a seguito dei risultati ottenuti, le Nazioni Unite decisero di prorogare indefinitamente il mandato dell’UNICEF.

Nel 1965 l’UNICEF riceve il Premio Nobel per la Pace. Nel 1989 viene approvata la Convenzione sui Diritti dell’Infanzia nella quale si stabilisce che l’UNICEF sia parte in causa per garantire il rispetto dei diritti dei bambini di tutto il mondo.

Territorialmente l’UNICEF è presente con proprio personale in 158 paesi.

 

Cosa fa?

Oggi il Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia opera in 158 paesi di tutto il mondo, dove vivono oltre due miliardi di bambini e ragazzi sotto i quindici anni, con programmi di sviluppo a lungo termine nel settore sanitario, dei servizi, delle forniture d’acqua, dell’istruzione e dell’assistenza alle madri, oltre che con programmi di emergenza, per difendere i bambini dalle conseguenze delle guerre e di altre calamita’.

Cibo, acqua potabile, vaccini e medicine: portare gli aiuti necessari ai bambini, ovunque ce ne sia bisogno è il lavoro dell’UNICEF. Gli aiuti vengono fatti arrivare dal grande centro di magazzinaggio e imballaggio UNICEF situato a Copenaghen (UNIPAC), per accelerare i soccorsi in caso di emergenza.

In tutti i paesi in cui lavora, l’UNICEF impiega soprattutto personale locale per garantire un più facile ed efficace rapporto con la popolazione, con le singole famiglie e comunità.

Invece di costruire ospedali, dighe, grandi impianti, l’UNICEF fa un lavoro forse meno visibile, ma più duraturo: prepara gli insegnanti e i tecnici locali, forma infermieri e medici affinché possano operare nei villaggi, utilizza tecnologie semplici, che non richiedono necessariamente la presenza di tecnici stranieri.

In altre parole, l’UNICEF cerca di aiutare i paesi più poveri a difendere da soli la vita dei loro bambini. Perché i bambini sono il futuro di un paese, la risorsa più importante…

Per salvare i bambini e farli vivere meglio non servono sempre soluzioni costosissime. Spesso basta garantire acqua potabile, vaccinazioni, pochi e semplici farmaci di base, gli strumenti per lavorare e la scuola elementare per tutti: senza scuola non c’è futuro, né per un bambino né per il suo paese…

Quasi due milioni di bambini l’anno continuano a morire perché non sono stati vaccinati contro le sei principali malattie che colpiscono l’infanzia: morbillo, poliomielite, tubercolosi, pertosse, difterite e tetano. Eppure vaccinare un bambino contro tutte queste malattie costa, complessivamente, meno di trentamila lire…

Ogni anno, nel mondo, tre milioni di bambini continuano a morire a causa della dissenteria. La maggior parte di loro si potrebbe salvare se fossero disponibili ovunque le bustine di sali reidratanti da somministrarsi per via orale: pensate che una bustina costa meno di 200 lire e può salvare la vita di un bambino. Solo nell’ultimo anno l’UNICEF, grazie alla diffusione di questa semplice terapia, è riuscito a salvare la vita a oltre un milione di piccoli.

Per questa grande impresa spesso i mezzi scarseggiano: l’UNICEF è finanziato SOLTANTO con contributi volontari di Governi e privati. Aiutateci a costruire un futuro migliore per tutti i bambini del mondo!

 

Luigi Pardi

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