Berlusconi: le dimissioni di Monti? Non un dramma ma un dovere

Dic 10th, 2012 | Di cc | Categoria: Politica

“L’esperienza del governo dei cosiddetti tecnici è finita”. Lo afferma Silvio Berlusconi ai cronisti, dopo il vertice avuto con il Pdl lombardo che definisce “molto positivo e costruttivo”.

 

Alla domanda se fosse rimasto sorpreso dalle dimissioni di Monti, risponde spiegando che “cambia poco perché si anticipa il voto di un mese, un mese e mezzo. Noi abbiamo tenuto fede agli impegni”. E, sempre riferendosi alla decisione presa dal Premier di dimettersi, commenta: “pensavo che fosse doveroso dopo il discorso fatto da Alfano in Parlamento. Alfano è in ticket con me, è il migliore protagonista tra i politici italiani, è un fuoriclasse. Da parte mia, ho alle spalle quasi vent’anni di leadership, dieci anni di governo, che mi portano ad essere considerato dagli italiani un conducator di cui fidarsi. Sarebbe stata una mancanza mia di responsabilità, con sacrificio personale, se non mi fossi riproposto”.

 

“Con la Lega non è mai venuta meno l’alleanza. Stiamo cercando di risolvere il problema della Lombardia, che discende dall’alleanza a livello nazionale. Ho sentito al telefono Bossi e ho parlato con il segretario Maroni. Abbiamo deciso di sederci attorno a un tavolo con la Lega per affrontare il problema a livello nazionale, e poi penseremo a quello lombardo, ma non vedo possibilità di contrasti”. Un ticket Maroni-Gelmini per la Regione Lombardia “potrebbe essere un punto di arrivo”.

 

Sulle parole pronunciate da Martin Schulz commenta : “è assurdo e inaccettabile che il presidente del Parlamento europeo possa esprimere giudizi così sulla politica italiana. Schulz è male informato, perché se in Italia c’è una persona più europeista di Silvio Berlusconi me la facciano trovare. Confido nel buon senso degli italiani, cui cercherò di spiegare andando nel prossimo mese in tv che il voto frammentato rende il Paese ingovernabile”.

 

 

 

Berlusconi: entro in gara per vincere

 

“Entro in gara per vincere”. Lo afferma Silvio Berlusconi parlando sabato scorso con i giornalisti a Milanello spiegando che “anche quando facevo sport, lavoravo, studiavo, non sono mai entrato in una gara per ottenere un buon posizionamento, ma sono sempre entrato in gara per vincere”. E sottolinea che “Palazzo Chigi non mi è mai mancato neanche per un minuto. Ritorno a interessarmi della cosa pubblica e lo faccio ancora una volta per senso di responsabilità”.

Sulle parole del segretario del Pd che a proposito della mancata fiducia espressa dal Pdl al governo ha dato al suo leader dell’irresponsabile, dice: “Bersani ha già cominciato la campagna elettorale. Secondo me noi abbiamo invece dato prova di grandissima responsabilità quando, di fronte all’opinione comune di tutta l’opposizione e della stampa che dicevano che dovessi lasciare il governo perché attribuivano a noi la colpa degli interessi passivi con l’imbroglio dello spread, io mi sono tirato da parte. Per un anno abbiamo sostenuto questo governo di tecnici cercando di correggerne i provvedimenti dove non ci convincevano”.

Ammette di guardare “alla magistratura con un grandissimo senso di paura perché siamo nelle mani di una magistratura onnipotente e in questo caso, irresponsabile. Ho avuto una condanna dal fisco per 3 milioni quando facevo il presidente del Consiglio. E pensare che in due anni il mio gruppo ha versato 567 milioni di tasse al fisco. Ecco perché – ribadisce - dopo un’esperienza del genere guardo alla magistratura con paura e, più in generale, quella con cui noi abbiamo a che fare tutti i giorni è una mala giustizia”.

Nella nuova squadra di Silvio Berlusconi “ci saranno tante facce nuove. Bisogna innovare e ci sono anche persone che hanno tutto il diritto di sentirsi stanche. E io già da tempo ho contatti con molti protagonisti del mondo delle imprese, del lavoro, delle professioni, delle università. Anche dello sport”.

Lascia un commento

Devi essere Autenticato per scrivere un commento