LA CORTE DEI CONTI E LA NAPOLI SERVIZI
Feb 2nd, 2013 | Di cc | Categoria: Cronaca di NapoliRiportiamo dall’ottimo sito dell’Associazione Napolipuntoacapo presieduta dall’ingegnare Sergio Fedele,la notiza relativa alla Procura della Corte dei Conti e la Napoli servizi, società ad intera partecipazione del Comune di Napoli, incaricata per la pèulizia, la manutenzione e la custodia del patrimonio immobiliare e delle aree verdi.
Ovviamente senza entrare nel merito delle inadempienze della società., inadempienze che sono sotto gli occhi di tutti, la Procura della Corte dei conti ha notificato, nell’ambito dell’indagine sul danno erariale accertato ai danni della Napoli Servizi, ha notificato un invito a dedurre all’ex sindaco, Rosa Iervolino Russo, agli ex assessori Ferdinando Balzamo e Nicola Oddati, a Francesco Manna, presidente del CdA di Napoli Servizi,ai consiglieri Gabriele Acquaviva, Antonio Rosiello, Alfonso Marino, a Fabrizio Martone, presidente del collegio dei sindaci,ed a Francesco Rea, Rosa Altavilla, Paolo Barba, componenti dello stesso collegio.
Il sito dell’ottima associazione che si impegna da anni, senza alcuna finalità elettorale, nell’Associazionismo civico per la salvaguardia e la rinascita della città, a questo punto, elenca le tappe e le cvarioche del signor Pasquale Balzamo, uomo di punta dei DS prima, del PD poi e collegato all’altro potente che è Nicola Oddati.
Si tratta di considerazioni e dati che riportiamo integralmente:
“Consigliere di amministrazione, amministratore delegato, direttore generale, dirigente: quattro funzioni ma tutte svolte da una sola persona, l’ex assessore Pd al Comune Ferdinando Balzamo, in seno alla Napoli Servizi. La vicenda è ora all’attenzione della Procura regionale della Corte dei Conti, per la quale il cumulo delle quattro cariche da parte di Balzamo è avvenuto in maniera irregolare; i magistrati contabili hanno invitato a Balzamo un invito a dedurre e hanno ottenuto un sequestro conservativo ai suoi danni per un ammontare di un milione e 295mila euro.
La carriera di Balzamo è così ricostruita dai sostituti procuratori generali Pierpaolo Grasso e Ferruccio Capalbo: “Balzamo, assessore al Comune dal 7 giugno 2001 al 30 maggio 2006, è stato nominato, nel corso dell’anno 2006, consigliere di amministrazione della società, assumendone da subito anche la carica di amministratore delegato”. Il 23 aprile 2007 è stata istituita la figura del direttore generale e “gli è stato contestualmente affidato anche il relativo incarico per il periodo 2007/2010. Il compenso per il solo incarico di direttore generale è stato fissato in 110.000 euro lordi, con godimento anche di ulteriori benefit quali auto aziendale e polizza assicurativa”.
Successivamente, ricostruisce ancora la Procura contabile, su proposta del socio unico rappresentato dall’altro ex assessore Nicola Oddati, “il Cda aziendale, uniformandosi acriticamente alla proposta” di Oddati, “da un lato ha confermato Balzamo nella carica di amministratore delegato, dall’altro ha assunto lo stesso quale dirigente a tempo indeterminato”. In quella circostanza, rilevano i giudici, Oddati aveva una procura speciale del sindaco Rosa Iervolino nell’ambito della quale “nulla era previsto al riguardo” dal momento che “l’argomento non era neppure inserito all’ordine del giorno”.
Balzamo ha poi rinunciato al compenso come consigliere di amministrazione ed amministratore delegato pari a 110.000 euro annui, “percependo così la sola retribuzione nella sua qualità di dirigente a tempo indeterminato pari a 145.000 euro annui”. Nel 2010 Balzamo si è dimesso dal Cda, “così mantenendo, fino alla data odierna, la sola carica di direttore generale
Facciamo nostra anche le domande che l’Associazione pone, sicuri che nessuno risponderà:
Quali sono stati i risultati che ha raggiunto?
Perche’ nessuno ha ritenuto di licenziarlo anche in considerazione di tutte queste ,note,vicende?
Perche’ direttori e dirigenti,come avviene nelle imprese private, se non raggiungono certi risultati,rimangono al loro posto dorato?
E De Magistris che dice? Ma lui, si sa, è impegtnato in campagna elettoirale alla ricertca di una dimensione nazionale e della città si disineterssa.
(Michele Elio Fusco)
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