Corte Conti: normativa su condono fiscale “ha le sue ragioni”

Feb 5th, 2013 | Di cc | Categoria: Politica

ROMA  - Il presidente della Corte dei Conti, Luigi Giampaolino, sottolineando la necessità di ridurre la pressione e di “una più equa distribuzione del carico fiscale” ha detto che gli aumenti del prelievo forzano “una pressione fiscale già fuori linea” e favoriscono “le condizioni per ulteriori effetti recessivi”.  

“Al nuovo Parlamento e al nuovo Governo spetta il compito di esplorare le azioni in grado di generare una più equilibrata composizione di entrate e spese”.

 Giampaolino durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario ha anche  sottolineato la necessità di “restare sul sentiero di risanamento che conduce al pareggio di bilancio”. 

La Corte dei Conti segnala “il pericolo di un avvitamento” dell’economia legato alle manovre correttive (più per la composizione che per le dimensioni). Giampaolino ha sottolineato “la necessità di puntare sui fattori in grado di favorire la crescita”.

Secondo  il procuratore generale della Corte dei Conti, Salvatore Nottola, la normativa sul condono fiscale “ha le sue ragioni”, con motivazioni che sono “intuitive e fondate” e sono “la deflazione del contenzioso” e la possibilità “di realizzare in tempi rapidi introiti che difficilmente possono essere realizzati”. lo ha detto   nel corso della conferenza stampa al termine della cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario, sottolineando tuttavia di non voler entrare nel merito del dibattito politico.

Il procuratore ha comunque aggiunto che nella normativa sui condoni ci sono anche effetti “patologici”. Secondo Nottola, invece, “il condono edilizio è un altro discorso e sarebbe proprio da evitare”. Nottola ha sottolineato che sono molteplici le “insidie sottese alla stipulazione dei contratti derivati”.

Sulla questione è intervenuto il leader del Pdl Silvio Berlusconi da “Studio Aperto” : “La corte dei conti ha confermato quello che io continuo con insistenza ad affermare, non si può continuare con l’austerità attraverso l’aumento della tassazione in più qui c’é stata una tassazione sbagliata e dissennata sulla casa che ha prodotto conseguenze dure da affrontare.  Bisogna che per la ripresa ci sia la diminuzione delle tasse per le imprese e le famiglie così si avranno più consumi e posti di lavoro”.  

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