Statale 268, ancora un incidente mortale, dopo l’ennesimo incidente si riapre la polemica sulla “Statale della morte”

Feb 13th, 2013 | Di cc | Categoria: Cronaca Regionale

La Statale 268, purtroppo meglio conosciuta come “statale della morte”, nasce come via di fuga per il rischio di eruzione del Vesuvio; la statale infatti collega Ponticelli ad Angri, attraversando i principali comuni del vesuviano.

Tuttavia negli anni la statale 268 è diventata il ramo stradale di riferimento per raggiungere la città di Napoli, vedendo aumentare a dismisura il traffico di auto lungo la sua percorrenza. Un aumento di traffico a cui non è corrisposto però un adeguamento della stessa Statale: difatti, fino al 2009, il tratto poteva essere percorso lungo una sola corsia di marcia,peraltro senza spartitraffico.

Come detto, questa situazione è andata avanti fino al 2009, anno di inizio dei lavori di raddoppio della carreggiata: ad oggi soltanto un breve tratto è stato ultimato, mentre i lavori in corso ne rendono ancora più pericolosa, semmai ce ne fosse stato bisogno, la percorrenza.

Pericolo che si è tradotto sfortunatamente in ulteriori incidenti mortali. L’ultimo in ordine di tempo avvenuto la scorsa domenica sera, con la morte di due giovani, 18 e 20 anni, e un pensionato di 69 anni: l’auto con a bordo cinque giovani, tra cui i due ragazzi, ha sbandato finendo per scontrarsi nella carreggiata opposta con l’auto dell’altra vittima; gli altri sfortunati protagonisti dell’incidente sono ricoverati, uno in condizioni anche gravissime, in vari ospedali di Napoli e provincia.

Quest’ultimo incidente mortale, che si aggiunge ad una lunga serie di tali episodi, ha riacceso la polemica sulla sicurezza della Statale 268. A tal proposito il sindaco di Sant’ Anastasia, Carmine Esposito, ha dichiarato di voler chiudere i due svincoli della Statale che interessano il comune da lui rappresentato, in caso di continuo rinvio della messa in sicurezza.

“L’ultimo incidente mortale ne è una prova indiscutibile. E io la chiudo. Da tre anni ho chiesto certezza delle responsabilità e messa in sicurezza dell’asse viario. E’ evidente che non è stato fatto abbastanza, allora, dopo aver incontrato il prefetto, chiuderò gli accessi di Sant’Anastasia finché non avrò la certezza che la 268 sarà subito messa in totale sicurezza.”

La ricerca della responsabilità non deve però esimersi dal prendere atto della totale mancanza di prudenza degli automobilisti: il rispetto del codice della strada infatti lungo la Statale 268 è ormai diventato un optional, mentre sorpassi azzardati con striscia continua e superamento dei limiti di velocità sono diventati la prassi d’uso comune.

Messa in sicurezza dell’arteria stradale e maggiore rapidità nell’ultimare i lavori, certo. Senza dimenticare tuttavia controlli, ad oggi quasi del tutto assenti, sulla condotta degli automobilisti, in quanto solo la prudenza potrà diminuire sensibilmente il numero di incidenti lungo la “statale della morte”.

 

Raffaele Boccia

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