VENERDI’ DALLE 21 : LA FABULA VERGILIANA

Ago 28th, 2009 | Di cc | Categoria: Spettacoli e Cultura

sortterranei-di-san-lorenzo.jpgFABULA VERGILIANA
“de li fatti e li prodigi accaduti in de la cità di Napoli nello antico tempo”
racconti emozionali a luce di lanterna nei sotterranei di San Lorenzo Maggiore

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA - quota di partecipazione 15 euro

Si raccomanda, visto il numero limitato dei posti disponibili, di PRENOTARE ai numeri: 081.195.58.498 - 340.423.09.80

Il racconto della Fabula Vergiliana si snoda negli splendidi scenari dell’area archeologica di San Lorenzo: luoghi arcani, silenziosi e affascinanti, immobili e muti spettatori di una storia bella e complessa come quella di una città in grado di suscitare negli animi degli uomini sentimenti tanto forti quanto contrastanti: amore e odio, fascino fortissimo e repulsione.

L’area, sita circa sette metri al di sotto del piano di calpestio della chiesa e degli ambienti claustrali, corrisponde al livello inferiore dell’antico mercato romano risalente al I sec.d.C. Di questo luogo un tempo pieno di movimento, di vita, di colori e odori si conservano le varie botteghe allineate e prospettanti sul cardine romano, l’aerarium, il suggestivo criptoportico con le tabernae e i banchi di vendita.

I Narratori dell’Arte di MANI E VULCANI vi condurranno lungo questo suggestivo percorso archeologico e, rischiarando i passi e le menti con l’aiuto di lanterne ad olio, vi accompagneranno man mano alla scoperta della Napoli del mito, dei simboli incantati, dei sortilegi e, soprattutto, del personaggio chiave di questa particolare storia…poeta e mago, santo e dannato.

Virgilio, il più grande poeta della latinità, ha avuto con Napoli un rapporto specialissimo: l’amerà tanto da salvarla, grazie alle sue sconfinate arti magiche acquisite nelle viscere del Monte Barbaro, da temibili sciagure.

Parola dopo parola, segno dopo segno, sarà narrata l’incredibile storia del portentoso mago che scelse proprio la città “nata sulla tomba di una sirena, sospesa tra il mondo infero e le colline circostanti” come luogo di eterno riposo.

Delle tracce dei prodigi virgiliani, un tempo sparse e ben visibili in vari punti di Napoli, oggi non rimane che il ricordo tramandatoci, oltre che dalla memoria collettiva che col passare dei secoli ha alterato e adattato alle successive circostanze storico-culturali, soprattutto da un testo della fine del XIV secolo, la Cronaca di Partenope, oggi custodita nella Biblioteca Nazionale di Napoli

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