Assurdo: Berlusconi archiviato a Roma, indagato a Napoli
Nov 7th, 2013 | Di cc | Categoria: PoliticaLa giustizia ‘errante’ cinge d’assedio Silvio Berlusconi. E’ quanto emerge dagli sviluppi del caso Lavitola. Due scenari: Roma e Napoli.
Stesso reato, due conclusioni opposte: fascicolo archiviato dalla Procura di Roma (senza giungere nemmeno al dibattimento), condanna a un anno e quattro mesi dalla sesta sezione della Corte di Appello di Napoli per il presunto tentativo di estorsione ai danni Silvio Berlusconi. La Corte d’Appello di Napoli quindi ha confermato l’impianto accusatorio dei pm Woodcock e Piscitelli, ma ha ridotto la gravità dei fatti contestati all’imputato.
Ma non finisce qui, visto che lo stesso processo arriverà alla terza puntata e ultima (?) a Bari. In questa vergognosa appendice giudiziaria, il pm del capoluogo pugliese ha attinto a piene mani alla fantasia e ribaltato la vicenda: i 500.000 euro consegnati da Lavitola all’imprenditore Tarantini sarebbero serviti a comprare la falsa testimonianza dello stesso Tarantini sulla vicenda escort. Quindi per il medesimo reato e con gli stessi elementi a disposizione, il pm di Bari ravvisa il reato di corruzione ai danni del Cavaliere: assurdo.
Qualcosa non quadra o, forse, tutto torna. Quando vicende giudiziarie riguardano Berlusconi non esiste uniformità di pensiero e di giudizio e il confine tra parte lesa e imputato sparisce.
Questo perché l’obiettivo di eliminarlo dalla scena politica a tutti i costi travalica anche la giustizia, o quel che resta di essa…
dal Mattinale