Riforme costituzionali, i risultati della consultazione pubblica

Nov 18th, 2013 | Di cc | Categoria: Cronaca Nazionale

Oltre 200.000 questionari compilati, 450 amministrazioni ed enti pubblici coinvolti, una partecipazione distribuita equamente tra i 18 e i 68 anni con il 66% uomini e il 34% donne. Sono alcuni numeri che emergono dalla Consultazione pubblica sulle riforme costituzionali presentati il 12 novembre presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio. La Consultazione era iniziata a luglio 2013 e si è conclusa a ottobre. Ora si passa alla terza fase nella quale i risultati e le azioni di sensibilizzazione si sposteranno verso una discussione pubblica per approfondire i temi trattati nei questionari e che coinvolgerà, scuole, università ed enti territoriali.

Cosa dicono i questionari

Parlamentarismo o semi presidenzialismo? Dal primo questionario emerge che il 26,3% dei cittadini vuole mantenere lo status quo, mentre il 68,1% dei cittadini ha voglia di cambiamento. Di questo 68,1% che ha voglia di cambiamento, il 29,1% rafforzerebbe i poteri del governo (parlamentarismo razionalizzato), il 39% vorrebbe l’elezione diretta del Presidente della Repubblica. Nel questionario di approfondimento, emerge invece che il 44% preferisce un sistema Semi Presidenziale, mentre il 51,9% vorrebbe mantenere comunque una forma di governo di tipo parlamentare.

Bicameralismo paritario

L’87,8% dei cittadini vuole il superamento del bicameralismo paritario. E’ uno dei due risultati più netti che emerge dalla consultazione. Di questa percentuale, il 41,8% propone il monocameralismo e il 40% propone di differenziare sia le funzioni che la composizione del Senato. Dal questionario di approfondimento emerge che il 56% dei cittadini che hanno effettuato la consultazione preferirebbe un Senato composto da rappresentanti provenienti dagli Enti territoriali (Regioni e Comuni).

Efficienza del Parlamento, le priorità degli italiani:

  1. la riduzione del numero di parlamentari;
  2. riduzione delle indennità e benefici accessori;
  3. miglioramento della qualità e della quantità e tempi di produzione delle leggi;
  4. trasparenza dell’operato del parlamento

Strumenti di democrazia diretta

Referendum abrogativo
Il 69% dei cittadini vorrebbe che fossero introdotti meccanismi per agevolare il raggiungimento della validità del risultato del referendum, anche elevando il numero di firme necessarie per la sua richiesta;
Norme abrogate in seguito a un referendum
Per il 64,7% dei rispondenti ai quesiti, le norme abrogate in seguito ad un referendum non dovrebbero essere reintrodotte per un numero ragionevole di anni, per il 22,5% non prima delle successive elezioni.
Referendum per confermare modifiche costituzionali

Il 41,9% dei rispondenti alla consultazione ritiene che le condizioni attualmente previste dalla costituzione siano sufficienti, il 38,4% chiede che sia fatto in ogni caso (senza necessità di richiesta).

Autonomie territoriali

Organizzazione degli enti locali
L’88,2% dei rispondenti ritiene che l’attuale organizzazione degli enti locali sia da modificare radicalmente; Il 42,1% vorrebbe farlo abolendo le Province, mentre il 46,1% vorrebbe semplificare l’attuale assetto accorpando enti e riorganizzandone le varie funzioni.
Regioni
Il 36% dei rispondenti al questionario di approfondimento vorrebbe ridefinire l’assetto delle Regioni accorpandone alcune, il 7% vorrebbe che ci fosse un accorpamento volontario; Il 38% non vorrebbe incidere sul numero ma rafforzarne gli strumenti di cooperazione e coordinamento istituzionale; L’11% vorrebbe invece che si mantenesse l’assetto attuale.
Province
8% dei cittadini vuole mantenere l’attuale struttura, 16% vorrebbe ridurne il numero; 72% vorrebbe sopprimerle, trasferendone altrove le funzioni.

Competenze legislative

Concorrenti
Il 17% dei rispondenti vorrebbe aumentare le materie di competenza esclusiva dello Stato, il 65% vuole modificarne il regime, attribuendole o allo Stato o alle Regioni. Tra le materie da attribuire alla competenza esclusiva dello Stato, netta prevalenza di Sanità, Tutela e sicurezza del lavoro, Rapporti internazionali e con la Ue, Energia, Trasporti e Istruzione (fatta salva l’autonomia delle istituzioni scolastiche).

La prossima fase

La fase di discussione pubblica continua in partnership con Italia Camp su partecipa.italiacamp.com. Nei prossimi giorni sarà pubblicato sul sito del Ministro per le Riforme costituzionali il rapporto esteso di analisi della consultazione, che sarà consegnato e presentato al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio, ai Presidenti di Camera e Senato e ai presidenti delle Commissioni Affari Istituzionali.

fonte: Ministro per le riforme costituzionali

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