Berlusconi: La libertà è sotto attacco

Nov 25th, 2013 | Di cc | Categoria: Politica

E’un Berlusconi per niente demotivato e sconfitto quello che incontra i giovani di Forza Italia nella convention tenuta sabato a Roma. Un Cavaliere che coglie l’occasione per parlare a chiare lettere, senza fronzoli e politichese. Un uomo di fronte alla sua gente, si perché il Presidente ha parlato ai giovani ma per far sentire forte la sua voce all’intero Paese. Un paese di cui si dice preoccupato non per stesso “io ho un’età veneranda – afferma – e a me può succedere di tutto, ma per quel che succede al Paese”.

Una preoccupazione chiarita in ogni aspetto, ripercorrendo le tappe della sua avventura politica, dalla nascita di Forza Italia nel ’94 sino agli ultimi avvenimenti. Un quadro in cui viene ribadito il senso del suo credo: “per me la libertà è l’essenza dell’uomo, l’essenza del nostro cuore, l’essenza della nostra intelligenza” ma aggiunge in maniera decisa che è proprio “il diritto alla libertà a giustificare lo Stato”.

Ha lanciato messaggi il Cavaliere, ma senza lasciar nulla alla fantasia. L’attacco subito da parte della Magistratura, un attacco politico da chi non dovrebbe avere logiche politiche e che, invece, appare palesemente schierato, non può lasciare - secondo Berlusconi - indifferenti. Per questo motivo ha chiarito che non ci sarà da parte sua alcuna richiesta di Grazia, anzi dovrebbe essere il Presidente della Repubblica a sentire questo atto come un gesto dovuto.

La reazione del Colle non si è fatta attendere e Re Giorgio ha subito sgombrato il campo da ogni dubbio in merito tranquillizzando la parte politica (senza e con toga) che vuole la defenestrazione del suo principale avversario politico, che non vi sarebbero stati colpi di testa da parte del Quirinale.

Il Cavaliere non ha taciuto nemmeno sul come il famigerato Spread sia salito agli onori della cronaca, offrendo una propria tesi al meccanismo finanziario che ne ha determinato l’innalzamento. Ha chiaramente detto la sua esplicita contrarietà a una politica economica determinata in maniera completa dalla Germania in nome di un europeismo di facciata. Per evitare malintesi ha anche definitivamente mandato in cantina l’ipotesi di dimissioni da Senatore prima del voto sulla decadenza. La tesi portata avanti più volte da Casini e sperata da molti è così naufragata. Berlusconi ha ribadito che vuole guardare in faccia i responsabili materiali di quello che considera un vero e proprio colpo di Stato: darà in questo modo un senso drammaticamente forte a quel che succederà il 27 prossimo nell’aula del Senato.           

L’assemblea dei giovani ha applaudito il suo leader senza remore, con affetto e ammirazione. Vedere quella sala piena di futuro fa pensare, così come deve far meditare il leggere su uno dei principali giornali del paese (nella sua edizione online poco dopo la chiusura dei lavori) che alcuni hanno abbandonato la sala mentre Berlusconi parlava. Chi c’è stato o chi ha seguito per televisione l’intervento integrale sa bene che quei ragazzi dovevano andar via per tornare a casa in pullman e che hanno salutato la sala e lo stesso Cavaliera con gestualità e sorrisi che non hanno lasciato dubbi sui loro sentimenti. E allora perché scrivere la cosa in modo malizioso tanto da far immaginare chissà cosa? Perché distorcere la realtà? Cosa si vuole nascondere alla gente?

Forza Italia è a un passo dal passare all’opposizione, a lasciare quel governo di larghe intese nato per sintonia di volontà tra Silvio Berlusconi e Re Giorgio, ufficialmente per far uscire l’Italia dal pantano di una crisi ma con i due che avevano obiettivi del tutto diversi. Una parte del centrodestra ha preferito lasciare il Cavaliere e puntare verso orizzonti ancora dai tratti oscuri e confusi. Qualcuno a sinistra già pensa a giocarsi la partita per la nuova leadership del Paese.

Ma attenzione, il popolo è una bestia strana: spesso le logiche che lo muovono sono di difficile comprensione per chi guarda il mondo da un’auto blu, mentre sono semplici per coloro che la strada la conoscono. Il Cavaliere ha sempre dimostrato di saper parlare e farsi capire dalla gente: e moltissima gente gli ha sempre risposto di si. 

Edoardo Barra

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