MUSICOTERAPIA A PAESTUM

Mag 29th, 2014 | Di cc | Categoria: Cronaca Regionale

In anteprima, il 30 e il 31 maggio il progetto Esperienza collettiva di Musicoterapia, nei pressi del tempio di Cerere.

Promosso da Legambiente Paestumanità e dall’Associazione partenopea Vox Alterna presieduta dalla dott Elena De Rosa, venerdì 30 maggio dalle ore 16 alle 19 si terrà il laboratorio di Musicoterapia, aperto a tutti e coordinato dalla dott.ssa Elena De Rosa. Sabato 31, a partire dalle ore 10, nel giardino del Museo Archeologico Nazionale si terrà “Suoni dalla memoria”, una riflessione condivisa con esperti sul l’esperienza di venerdì e quale momento di riflessione collettiva per la costruzione di un’idea di pace. L’esperienza pratica vuole sollecitare un’attivazione sonora di gruppo, che punta alla sensibilizzazione verso l’intrinseco valore virtuale, comunicativo e rituale dei suoni,  favorita dal contatto diretto con contesti di notevole valore culturale e paesaggistico, consentendo al pubblico presente di vivere una significativa esperienza “interattiva” e “non-verbale”, per esprimere liberamente vissuti e sensazioni, anche in una dimensione regressiva, facendo naturalmente musica insieme.  Al convegno interverranno gli ideatori del progetto Massimo Fadda, educatore professionale per la salute mentale e le tossicodipendenze ASL Napoli1 Centro, Arteterapeuta e Maestro d’arte, ed Elena De Rosa, psicologa ASL Napoli 1 Centro, presidente e fondatore dell’Associazione per la musicoterapia Vox Alterna-Musicoterapia, cui saranno affidate anche le conclusioni; Marina Cipriani, direttrice Museo Archeologico Nazionale di Paestum, Guelfo Margherita, psichiatra, Renato De Michele, presidente AIREM, Mariarosaria Strollo e Bruno Gabriele, Cattedra di Pedagogia sociale Università Federico II di Napoli, Salvatore Esposito, presidente Mediterraneo sociale, Enrico Müller, presidente Occhi Aperti, Angela Morrone, Real Conservatorio S. Pietro a Majella di Napoli.

La Musicoterapia è una disciplina che si fonda sugli aspetti scientifici della componente sonora della comunicazione. Il suono, prodotto e ascoltato, diventa elemento base dell’espressività. Viene utilizzata a scopi preventivi, terapeutici, riabilitativi, in ambito espressivo-artistico, sanitario, sociale, culturale, educativo. Stare insieme con i suoni sollecita ricordi di infanzia e memorie dell’umanità: a pulsazione dei tamburi e le vie dei flauti e dei metalli riconducono alla terra, all’aria. Un recupero che parla di amore e di umanità, una lotta che parte dal cuore e raggiunge la vita della terra defraudata e ferita, ne culla ogni foglia, ogni ramo, ogni zolla. Una particolare cura cha fa sicuramente bene al corpo, come alla mente e all’anima ed allo stesso tempo una cura che fa bene alla terra e alla sua storia.

L’evento punta su questo incontro positivo con Paestumanità, l’azionariato ambientale di Legambiente che punta a raccogliere i fondi necessari per sostituire alla proprietà privata dell’area archeologica di Paestum, interna alle mura, una proprietà collettiva, di cittadini e associazioni.

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