Splendida giornata di sport e cultura

Mag 30th, 2014 | Di cc | Categoria: Scuola e Giovani

Fare basket è andare oltre la partita, il risultato, il tornaconto. È creare una coscienza di legalità, una rete culturale che parte dal basso, con le associazioni e le cooperative sociali,con il progetto Laureaus  fino ad arrivare alla medaglia d’oro di Andrea Spera al mondiale giovanile in Germania. Fare sport è anche far luccicare gli occhi a duecentocinquanta ragazzi che indossano tasche piene dello stesso sogno: giocare a pallacanestro. In una città bordeline, dove fa notizia un capo ultras, dove si pone l’accento cattivo ogni volta che vi si offre la possibilità, ViviBasket Napoli di Roberto di Lorenzo ha lanciato un segnale forte alle Istituzioni, alla cittadinanza, agli appassionati: si può migliorare la realtà accrescendo la consapevolezza che in palestra si sta meglio che in strada, se questa palestra diventa una casa, e se questa casa è gestita da polsi familiari ma competenti, che attingono dalle pluriennali esperienze dei propri dirigenti, i mezzi per trasformare ogni ragazzo in un individuo sano, che si diverte giocando, ma impara crescendo, i valori di legalità, rispetto delle regole,dei compagni di squadra e degli avversari. La giornata ViviBasket, sport e cultura, voluta fortemente da Roberto di Lorenzo, parte con la cestista Federica De Masi che intona l’inno di Mameli, a cappella, emozionando i presenti, per poi proseguire con l’eccezionale partecipazione di Alberta Levi Tenim che ha portato la sua testimonianza di donna ed ebrea, sfuggita alla deportazione e che ha fatto della lotta per la non violenza, e per il riconoscimento dei diritti umani, il suo scopo vitale. Storia, memoria che s’intrecciano alle speranze e agli innocenti sogni di ragazzini, in una cornice di colore e palloni, di minuscoli atleti che si inseguono in trenini gioiosi, per poi deliziarsi con l’esibizione di giocatori professionisti marchiati ViviBasket, tornati in famiglia per la festa, come testimoni di un progetto che parte per arrivare lontano concentrando le proprie risorse sulla competenza, sulla cultura del lavoro, sulla serietà dei progetti. Il professore Massimo Zollo, scienziato, ex giocatore di pallacanestro ha ricordato come “bisogna avere come esempio lo sport nella vita quotidiana, divertendosi, sempre e comunque” Musica, quella di Maurizio Capone figlio di questa terra che spinge per ritornare padrona e non serva. Occhi a spicchi,in una palestra, quella del Polifunzionale, stracolma di persone. La gioia materializzata in volti e braccia che si agitavano, in ciaf improvvisati,ed in stoppate preparate. È intervenuto anche Aldo Zollo scienziato e sismologo che ci ha ricordato che “Il talento non basta. Quando c’è, va nutrito dalla passione, dall’entusiasmo e dalla voglia di migliorarsi. Spesso i contributi più importanti alle vittorie sono dati dalle persone meno talentuose, che hanno saputo colmare il gap, con il lavoro ed il sacrificio e tanta passione, mettendosi al servizio della squadra, ricoprendo ruoli ingrati o, solo apparentemente di secondo piano. Grandi e piccoli, avvolti in un lungo abbraccio che ha il sapore del mare buono che deve e può bagnare Napoli. Dal parquet, come da ogni angolo in cui si può aiutare una città ad essere protagonista. Che il Basket Sia Con Voi.

Armando De Martino

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