NAPOLI - Si moltiplicano le proteste dei viaggiatori di Metronapoli per la sospensione del prolungamento orario notturno del venerdì e del sabato. Allarme anche tra i commercianti che temono un minore afflusso di pubblico nelle zone servite dal servizio metropolitano collinare, in un periodo in cui la crisi ha messo in ginocchio le attività.  La Linea 1 della metropolitana di Napoli dopo aver effettuato per sei mesi i prolungamenti nel week end, con estensione  dell’orario di trasporto passeggeri sino alle due e trenta circa, da circa tre settimane ha deciso di sospenderli. Gli utenti, concertati ed esasperati, fanno notare che tali prolungamenti avrebbero dovuto essere permanenti,  quindi la loro interruzione appare come una limitazione ingiustificatoaal servizio con danni consistenti all’utenza che, per rientrare a casa dopo le uscite serali nei classici giorni della movida - venerdì e sabato - si vede di nuovo costretta a ricorrere a mezzi di trasporto propri o al taxi, chiaramente con un aggravio di spese fuori programma, in un momento particolarmente critico per tutti, dal punto di vista economico. Altrettanto grave si profila il danno per commercianti e ristoratori che, alla terza settimana di sospensione del prolungamento, già risentono dei mancati introiti preventivati, per il venir meno di quella parte di utenza che non è auto o motomunita o, comunque, preferisce utilizzare il trasporto su ferro per vari motivi, non ultimi l’insofferenza al traffico, alla quale di aggiungono i costi di carburante, parcheggio e manutenzione del mezzo di proprietà. Il timore peggiore è che neanche nel periodo natalizio tali prestazioni vengano riprese. Questo, chiaramente, infliggerebbe un’ulteriore batosta agli esercenti ed anche all’utenza che si vedrebbe costretta ad affrontare delle ulteriori spese per spostarsi da un lato all’altro della città. Da non trascurare anche l’aspetto della salvaguardia dell’Ambiente: Napoli registra un tasso di inquinamento da smog tutt’altro che trascurabile che, ovviamente, si innalza con l’aumento di auto e moto in circolazione, a danno della nostra salute.

(c.s.)