UN MILIONE di “INACCETTABILI ” al FAMILY DA

Giu 22nd, 2015 | Di cc | Categoria: Politica

Una giornata straordinaria quella vissuta in piazza S.Giovanni,una giornata che ha dato voce a quella maggioranza silenziosa che tanto preoccupata di non infastidire spesso non esterna i suoi sentimenti,le sue idealità,perché no? le sue passioni civili.

Un milione e forse più in piazza, mai visto da cinque anni in quel luogo radunarsi tanta gente, viaggi pagati di tasca propria, non sponsorizzati da alcuno: laico,religioso ,politico o banchiere. C’è qui il popolo, un popolo non di beghine, di  rubicondi prelati o di preti di campagna o di pensionati alla ricerca di un ticket per un vicino Paradiso. Sono i giovani l’autentica sorpresa, quei giovani che  nell’ immaginario collettivo e spesso nel vissuto quotidiano sembrano estranei a tutto ed al loro stesso divenire.

E’ una Roma disastrata quella che ci accoglie e ci congeda. Non andremo alla ricerca di colpe, ma sappiamo per averlo sperimentato che il pre ed il post manifestazione ci faranno giungere l’acqua ben oltre il malleolo nelle piscine naturali stradali. Ma per incanto,qualcuno direbbe per miracolo le nuvole grevi lasciano spazio ad un sole caldo,mitigato dal dolce venticello romano. Tutte le arterie di accesso al grande spazio sono per centinaia di metri piene di popolo, che si rifiuta di essere schiavo del pensiero unico, di essere qualificato civile solo se condivide le idee  dei profeti del nuovo tempo. La piazza offre uno spettacolo di imponente umanità,le bandiere garriscono al vento, partecipi dell’inno alla vita,della difesa della famiglia naturale, che qui si celebra  riassunto nel “ no”  al ddl Cirinnà, senatrice che in un rigurgito di becero giacobinismo definirà quella piazza medievale, sostituendo così al terrore dell’Inquisizione il nuovo verbo del progressismo di parte.

Bene farà Massimo Adinolfi, ex PD, direttore de “ La Croce”,  animatore del Comitato “ Difendiamo i nostri figli” sorto il 2 giugno ma capace di trovare tanta rispondenza nel popolo non di Dio, ma laico e credente, che rifiuta l’oscenità della pratica dell’utero in affitto o dell’adozione alle coppie gay, a rispedire al mittente  sottosegretario Scalfarotto,  l’aggettivo “inaccettabile”, con il quale costui aveva definito la manifestazione. Ecco, ha aggiunto” una testimonianza di verità, e la verità ha un elemento che la rende splendida:  è convincente. Ed il milione ed oltre di persona, con CEI ed Avvenire a stare a guardare in attesa forse della conta, solo l’invio di  un messaggio da parte  di Monsignor Paglia Presidente del Pontificio Consiglio per la famiglia, con il buon senso e con l’amore hanno provato a risvegliare qualche spirito dormiente o semplicemente pavido o timido dinanzi ad un razzismo ideologico coltivato da maestri del pensiero,capaci di  dettare le strategie per lobby sessuali.

Massimo Gandolfini,neurochirurgo bresciano,vicepresidente dell’associazione, ha dal suo canto affermato: “ Rigettiamo con forza il tentativo di infiltrare nelle scuole progetti educativi che mirano alla destrutturazione dell’identità sessuale dei bambini, teorie senza alcun fondamento scientifico ed elaborate – aggiungiamo noi – da pseudo psicologici”. E se l’imam romano ha parlato di “progetto folle, che vuole distruggere l’umanità ed inquina i cervelli”, Alfredo Mantovano  ha denunziato  un percorso governativo che sfalda e non sostiene la famiglia, Kiko Arguello mostrando la Croce ed accompagnando le sue parole con il suono della chitarra  ha indicato la via, quella via che un milione di persone e più hanno deciso di condividere il 20 giugno del 2015

Mario De Rosa

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