I droni al servizio della protezione dell’ambiente (e del cittadino)

Ago 5th, 2015 | Di cc | Categoria: Ambiente

Prestazioni di volo sempre più perfezionate, costi relativamente abbordabili e ampia gamma di dati rilevabili ne fanno un prezioso strumento dalle potenzialità straordinarie.

 

Il 1 luglio scorso i Vigili del Fuoco, chiamati ad estinguere un incendio sulla parte di montagna che costeggia la zona di Torrefumo (Monte di Procida), si rivolsero allo studio Il Cellaio per utilizzare uno dei loro droni muniti di telecamere ad altissima definizione al fine di constatare lo stato delle cose e definire una strategia di intervento (guarda il video).

 

Il sopralluogo in zone ad alto rischio, come un incendio non controllato o un’area terremotata, è solo uno dei molteplici campi di applicazione di quelli che vengono comunemente chiamati droni, ma che in linguaggio tecnico sono definiti come Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto (SAPR).

 

Inizialmente sviluppati e utilizzati in ambito militare, da una decina di anni i SAPR si stanno diffondendo a ritmi sempre più accelerati in diversi settori civili, dalla cinematografia ai sistemi di consegna merci, dalla pubblica sicurezza alla gestione del territorio. In questi ultimi ambiti le promesse sono di portata eccezionale, con riscontri effettivi in termini di sicurezza sul lavoro, qualità della vita e sostenibilità ambientale.

 

In campo ingegneristico, in Italia è emblematico il caso dell’Enel, che utilizza i droni per ispezionare in maniera rapida e sicura l’interno delle grosse caldaie degli impianti termoelettrici, evitando così di ricorrere a complesse impalcature e abbattendo i costi, senza dimenticare la maggiore sicurezza per il personale addetto.

 

Stesso discorso vale per il loro utilizzo in ambito culturale, dove essi sono impiegati per valutare lo stato di conservazione di chiese, monumenti e beni archeologici. O ancora, essi facilitano le operazioni di ricognizione e fotografia aerea finalizzate all’identificazione di anomalie nella distribuzione della vegetazione, svelando così l’esistenza di strutture archeologiche sepolte.

 

 

 

Altre applicazioni riguardano il controllo delle specie animali e vegetali (per esempio in ottica antibracconaggio e anti-deforestazione), il monitoraggio degli habitat, la ricerca di inquinanti e discariche abusive, nonché l’ottimizzazione dei sistemi di produzione agricola grazie ad interventi mirati di irrigazione e lotta agli infestanti (la cosiddetta “precision farming”, o agricoltura di precisione).

 

Grazie alle innumerevoli potenzialità, l’industria sta manifestando un sempre maggiore interesse nello sviluppo e nell’utilizzo di droni. Stime della Commissione Europea affermano che nei prossimi dieci anni i SAPR civili rappresenteranno il 10% del mercato dell’aviazione, con un giro di affari pari a 15 miliardi di euro l’anno. Alla luce di questi pronostici, la Commissione Europea ha dichiarato l’impatto dei droni sull’economia paragonabile allo sviluppo di internet negli anni novanta.

 

Sara Catalanotti

 

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