Flora Beneduce (Fi): “Comune unico della Penisola sorrentina. Disponibilità ad avviare l’iter, se risponde alla volontà popolare”

Nov 27th, 2015 | Di cc | Categoria: Cronaca Regionale

PENISOLA SORRENTINA. “Parlare di Comune unico significa aprire uno spiraglio per la riorganizzazione e l’efficientamento dei servizi, traducendo in forma amministrativa la contiguità territoriale, la tradizione storico-culturale e le attività economiche che già conferiscono alla Penisola sorrentina una propria specificità. Ovviamente, il passaggio decisivo è rappresentato dalla volontà popolare. Se i vantaggi individuati dalle classi dirigenti saranno condivisi dai cittadini residenti nei comuni che vanno da Vico Equense a Massa Lubrense, sarò bene lieta di avviare l’iter per la costituzione, in qualità di consigliere regionale, così come previsto dallo Statuto della Regione Campania”.

Così Flora Beneduce, componente dell’Ufficio di Presidenza, anticipa la sua posizione alla vigilia del convegno che si tiene domani all’azienda di soggiorno di Sorrento. Il confronto verte su “forme associative e autonomie degli Enti locali”.

“I benefici sono indubbi, se si pensa alla possibilità di intercettare fondi statali e comunitari, e ai criteri più elastici per le assunzioni – continua Flora Beneduce -. C’è, d’altra parte, il timore di perdere l’identità, che, però, la stessa legge dirime, prevedendo l’istituzione di Municipi, anche eleggibili, nelle comunità d’origine. Ovviamente, la strada è in salita e credo che, aldilà della procedura, che è alquanto complessa, sia necessaria un’ampia condivisione. Io sono a disposizione per intercettare le richieste e rispondere, come sempre, al mandato dei cittadini”.

Secondo Flora Beneduce, il punto di partenza per parlare di Comune è costituito dagli studi di fattibilità, indirizzati alla  verificare dei vantaggi reali che comporta per il territorio, per la popolazione e per la gestione amministrativa.

“Nel concreto mettere insieme più comunità significa snellire l’apparato burocratico che spesso,  rischia di soffocare i piccoli comuni, e aumentare potenzialmente la qualità dei servizi per i cittadini – conclude la Beneduce -. Una opportunità per il cittadino e per il territorio, che grazie ad un interconnessione tra le amministrazioni può contare su politiche di valorizzazione e promozione sul piano ambientale, urbanistico, culturale ed educativo”. 

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