L’ onlus “Alla foce del Sebeto”

Dic 13th, 2016 | Di cc | Categoria: Cronaca di Napoli

Un’opportunità per la città, i suoi giovani, e il suo patrimonio culturale, immenso e spesso sconosciuto, è questa l’iniziativa della professoressa Silvana Geirola, che insieme ad altri sei appassionati napoletani, Andrea De Lisa, Giuseppe Molfini, Silvana Squadrilli, Sabino Sansone, Geppino Messina e Vincenzo Semeraro, ha fondato l’onlus “Alla foce del Sebeto”. «È stato Mimmo Grasso a suggerire questo nome, perché il fiume Sebeto, come scrive nel suo poema con le note di regia di Raffaele Rizzo, è assurto a metafora della città e, per molti aspetti, dell’uomo napolitano”: sofferenze e colpe lo hanno prosciugato -enfatizza Geirola-, sta a noi recuperarlo». Nata due anni fa, l’associazione (infoline 3478121785 - allafocedelsebeto@libero.it), molto attiva nella promozione editoriale, intende soprattutto implementare le attività di recupero dei beni culturali; creare una rete di collaborazione con gli enti, le aziende e le società già presenti su territorio; favorire l’interesse di partecipazione alla rinascita del territorio dei soggetti privati che si propongono; formare provider d’istruzione permanente per l’alternanza scuola-lavoro; promuovere e organizzare manifestazioni culturali e sociali; pubblicare riviste e opere in linea con la sua mission. Un progetto operativo di risanamento di alcuni beni culturali che parte dal basso, dalle viscere di questa magmatica città, dalla sua ricchezza più grande: i giovani, con una campagna associativa che fissa la quota d’iscrizione all’irrisoria cifra di 5,00 € per gli over 26 e 3,00 € per gli under 26. Uno sguardo proiettato al futuro con grande attenzione alla formazione e alla scuola, fissa gli obiettivi dell’associazione sui concorsi di realizzazioni editoriali in formato libero per gli studenti della scuola  secondaria superiore e media; il dibattito con la lettura e la presentazione di libri; le convenzioni con enti di spettacolo e associazioni culturali; la creazione di contesti ambientali per conoscere e per vivere la realtà del territorio. E proprio in quest’ottica “Alla foce del Sebeto” ha già in programma due attività, patrocinate dalla seconda Municipalità del Comune di Napoli: la mostra “Castelli d’Europa” dell’architetto Domenico Caso, in programma fino a domenica 18 dicembre presso il Convento francescano chiesa “Santa Maria del Carmine” di Sant’Antimo; e la presentazione del volume “Crue: I codici del potere” (Edizioni Sabinae) dell’avvocato Enrico Tuccillo, prevista per mercoledì 14 dicembre alle ore 17,00 presso l’aula della Pace e della Solidarietà della municipalità “cuore” di Napoli, al 93 di piazza Dante. L’esposizione, allestita e organizzata con cura e dedizione dalla presidente Geirola, visitabile tutti i giorni dalle 17,00 alle 21,00, è stata resa possibile anche grazie al sostegno della professoressa Nicoletta Cimmino e di Clara Gallerani, sponsor dell’iniziativa con i prodotti d’aloe vera dell’azienda “LR Health & Beauty System”. L’appuntamento letterario di mercoledì, con l’autore e la presidente, coinvolge il professore Piero Marino, dottore di ricerca in filosofia; Achille Della Ragione, medico e studioso di arte e di storia; il dottor Alessandro D’Acquisto, fratello del servo di Dio, Salvo D’Acquisto, Medaglia d’oro al valor militare; il professore Antonio Iodice, presidente dell’Istituto degli Studi Storici Pio V; la dottoressa Natasha Kraljevic, international relations; Antonella Leardi, madre di Ciro Esposito, il tifoso del Napoli ferito il 3 maggio 2014; Gianpaolo Miniscalco, generale dell’Aeronautica, ex capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, già comandante delle Frecce Tricolori; la dottoressa Imma Pempinello, presidente dell’associazione?“Amici di Napoli”; Angelina Principe, professoressa Ordinaria UNISA, dipartimento di Scienze giuridiche; e Francescomaria Tuccillo, chief commercial officer di Piaggio Aerospace. Custode della città, come ogni napoletano, Silvana Geirola lancia un appello ai suoi concittadini e a chiunque ami Napoli: «sono depositaria di una cultura che parte dagli interessi e dalla volontà di imprendere per la realizzazione dei propri sogni, è questa la sfida alla cultura dell’efficientismo e del protagonismo».

                                                                                                                               Ciro Sarnataro

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