REMUNERAZIONI E BENEFIT PER I DIRIGENTI DI UNA AZIENDA A CONTROLLO PUBBLICO:“le regole di un mercato che a noi non piace”

Dic 18th, 2016 | Di cc | Categoria: Cronaca Nazionale

Caro direttore,

mentre il Governo Renzi si riprometteva (ma non ha avuto il tempo di farlo) di fissare un tetto di 250mila euro per i compensi dei dirigenti delle aziende pubbliche o a controllo pubblico, mentre il sindaco di Scandiano, Alessio Mammi, coordinatore del subpatto reggiano e coordinatore in pectore del patto emiliano, interviene dopo le polemiche relative alla notizia che, nel quadriennio 2015-2018, all’attuale amministratore Massimiliano Bianco e ad altri sette manager di Iren verranno erogati circa 1,6 milioni, mentre il nuovo ad risulta aver percepito nel 2015, 454.300 euro, 25.000 in piu’ rispetto alla retribuzione 2014 del suo predecessore De Sanctis (fonti di stampa)… ci si “dimentica” (?!) di parlare degli aggiuntivi “trattamenti non monetari per i Dirigenti con Responsabilità strategiche” (un eufemismo per definire gli altri benefit, e che benefit, a loro riservati).  

Per Iren, una SpA Multiutility a controllo pubblico, nella “Relazione sulla remunerazione”, alla voce “Benefit non monetari di …….”, leggiamo:

 <Anche per il 2016, i trattamenti non monetari per i Dirigenti con Responsabilità Strategiche devono essere in linea con quelli del mercato, includendo non solo “strumenti di lavoro” e l’auto ad uso promiscuo, ma anche coperture previdenziali ed assicurative, fra cui le polizze c.d. “D&O” relative ad ipotesi di responsabilità civile e/o penale per fatti direttamente connessi all’esercizio delle funzioni di dirigente e di Amministratore, l’assicurazione infortuni extraprofessionali, le contribuzioni a fondi di previdenza e assistenza sanitaria contrattuali, un’assistenza sanitaria integrativa con estensione al nucleo familiare. In tale ambito, oltre alla possibilità di rimborso delle spese sostenute per istruzione (propria o di famigliari a carico),  nel limite e in sostituzione degli importi percepibili a titolo di retribuzione incentivante, si evidenzia anche quella di attribuzione di un alloggio senza obbligo di dimora o trattamenti simili, strumenti che vengono utilizzati nell’ambito dei Principi sopra esposti.                                                                                               L’utilizzo di tali trattamenti viene valutato caso per caso>

I soci di maggioranza, ergo i Sindaci (che non godono di tali privilegi, così come gran parte di tali privilegi non li hanno i parlamentari), come da “copione già scritto” ed in nome delle regole di “un mercato che a noi non piace”, hanno votato a favore.

 Il sottoscritto, microazionista per scelta ideologica di tale società a controllo pubblico, nell’Assemblea dei soci, così si è espresso: “Non per furore iconoclasta ma per rispetto a Platone, Aristotele e padre Aldo Bergamaschi, voglio rendere onore ai tanti giovani e non più giovani (donne e uomini) che, pur di lavorare affrontano i disagi di un trasferimento o mobilità quotidiana; lo fanno per uno stipendio e senza benefit accessori.”  Ho sollevato obiezioni sull’auto ad uso promiscuo (aggiungendo che, salvo smentita, è certo che questa non sia una utilitaria), sul  tipo di abitazione< senza obbligo di dimora>(sic!?) certo che questi non  sia un monolocale, sull’assicurazione extraprofessionale, sull’assistenza sanitaria integrativa al nucleo familiare e sul rimborso delle spese sostenute per istruzione propria o di famigliari a carico….

 

Coloro che hanno fatto quella azienda con “le mani e le artriti”, coloro che dopo l’orario di lavoro si ritrovavano a discutere di opere da realizzare per portare i servizi anche nelle zone più disagiate, ricompensati solo dall’essere chiamati col termine più bello del glossario italiano, “compagni” (cum panem – mangiare lo stesso pane), dal cielo di Giove, là dove Dante colloca i Giusti, ci osservano sconsolati….

“Avi che c’è volete fa (che ci volete fare) acsè in al regòli del merchee  (così sono le regole del <mercato>). Voi l’avevate detto: “Quando la politica è debole, perde di credibilità ed allora prevalgono le “scellerate” regole della finanza e degli oligarchi”. Non vi abbiamo ascoltato, perdonateci”

Per coloro che godono di simili “benefit non monetari” sarà sicuramente un <buon Natale>. Noi “ci accontentiamo” di un <Natale buono>.

 Amaramente                                                        

 

                                                       Mario Guidetti -  portavoce del tavolo Ernest Hemingway  

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