Peppe Barra incanta il pubblico del Trianon Viviani con la “Cantata dei Pastori”

Dic 28th, 2016 | Di cc | Categoria: Spettacoli e Cultura

 

 

di Armando Giuseppe Mandile

 

Applausi scroscianti per Peppe Barra & compagni impegnati nella Cantata dei Pastori, di scena al Trianon Viviani fino al 30 dicembre.

Anche per merito della Fondazione Campania dei Festival, lo spettacolo natalizio per eccellenza, di e con Peppe Barra, coinvolge e conquista gli spettatori.

Scritto da Barra con Paolo Memoli è liberamente ispirato alla rappresentazione sacra di Andrea Perrucci, datata 1698.

La Cantata dei Pastori narra le vicissitudini di Maria e Giuseppe nel loro viaggio verso Betlemme, le insidie dei Diavoli che vogliono impedire la nascita del Messia, la loro sconfitta ad opera degli Angeli e l’adorazione di personaggi presepiali quali pastori, cacciatori e pescatori. Tra i personaggi, spicca quello comico dello scrivano  Razzullo, inviato in Palestina per il censimento della popolazione. Si tratta di un popolano affamato, incapace di svolgere un lavoro stabile.

Successivamente, a fine ‘700 venne introdotto, a furor di popolo, un altro personaggio comico, Sarchiapone, barbiere matto, in fuga per aver commesso due omicidi.

La Cantata è stata più volte ripresentata con molto successo, negli ultimi decenni. Nel corso della rappresentazione, le due componenti, quella sacra e la profana, si fondono fino alla scena finale dell’adorazione del Redentore.

Questa produzione, firmata da Modus art, è diretta da Nunzio Areni; le musiche sono di Carmelo Columbro, che dirige anche l’orchestra Modus art, e di Lino Cannavacciuolo. La canzone di Razzullo è di Roberto De Simone. Le scene sono firmate da Tonino Di Ronza; i costumi da Annalisa Giacci; le coreografie da Erminia Sticchi. Accanto allo scrivano Razzullo, interpretato da Barra, il personaggio comico del barbiere matto omicida Sarchiapone è impersonato da Salvatore Misticone (popolare signor Scapece del film Benvenuti al Sud). Con loro in scena, Maria Letizia Gorga (la Zingara e Gabriello), Chiara Di Girolamo (Maria Vergine), Patrizio Trampetti (Cidonio e Diavolo oste), Giacinto Palmarini (Demonio), Francesco Viglietti (Armenzio), Giuseppe De Rosa (Benino), Fabio Fiorillo (Ruscellio), Andrea Carotenuto (San Giuseppe) e Ciro Di Matteo (Diavolo mangiafuoco). Nel corpo di ballo: Amina Arena, Claudia Curti, Marica Cimmino, Chiara Celotto, Teresa De Rosa, Ilaria Punzo, Christian Pellino e Antonio Grasso.

Alla Cantata dei Pastori è abbinata la mostra di David Barra “Archetipi Arcani”, dall’allegoria al simbolo, allestita nella sala Salvatore Di Giacomo del teatro Trianon Viviani.

In essa si evidenziano elementi figurativi rintracciabili nella stessa Cantata, legati al folklore popolare, emergono in essa preponderanti.

Ventotto le opere nella mostra del vicano David Barra derivanti da due percorsi creativi differenti e, solo in apparenza, decisamente distanti tra loro. In parte del materiale espositivo, una personale rivisitazione su tela di icone, allegorie ed elementi figurativi legati al folklore popolare e rintracciabili nella sacra rappresentazione di Andrea Perrucci messa in scena da Peppe Barra. La rielaborazione su carta fotografica dei ventidue Arcani maggiori che compongono l’enigmatico mazzo di carte dei Tarocchi, è invece l’altra componente dell’esposizione. La distanza - più di facciata che di distanza - che separa le due produzioni è evidenziata dal radicale contrasto tra il bianco e nero degli Arcani e il colore delle opere riconducibili in maniera più diretta ai temi religiosi della Cantata dei Pastori. I lavori in esposizione rientrano in una visione unica contraddistinta dalla ricerca di archetipi esistenziali e spirituali che spiccano in un’opera teatrale che trascende la dicotomia sacro/profano.

I lavori, realizzati mediante disegno digitale, fanno parte di una fase di ricerca in cui domina l’a-temporalità ed antico e moderno si annullano reciprocamente.

Prezzi popolari per le rappresentazioni di martedì 27, mercoledì 28 e giovedì 29 dicembre: 16 € per la platea e i palchi I ordine; 13 € per i posti di palco di secondo e terzo ordine; il loggione a 10 €, comprensivi dei diritti di prevendita.

Lo spettacolo è presentato da Modus art diretta da Nunzio Areni. Musiche di Carmelo Columbro – Lino Cannavacciuolo

La canzone di Razzullo è di Roberto De Simone.

In ordine di apparizione, ecco personaggi e interpreti.  Zingara | Gabriello: Maria Letizia Gorga. Maria Vergine: Chiara Di Girolamo. Cidonio | Diavolo oste: Patrizio Trampetti. Demonio: Giacinto Palmarini. Armenzio: Francesco Viglietti. Benino: Giuseppe De Rosa. Razzullo: Peppe Barra. Ruscellio: Fabio Fiorillo. Sarchiapone: Salvatore Misticone. San Giuseppe: Andrea Carotenuto. Diavolo mangiafuoco: Ciro Di Matteo.

Corpo di ballo: Amina Arena, Claudia Curti, Marica Cimmino, Chiara Celotto, Teresa De Rosa, Ilaria Punzo, Christian Pellino, Antonio Grasso. Orchestra Modus art, direttore Carmelo Columbro. Scene: Tonino Di Ronza. Costumi: Annalisa Giacci; coreografie: Erminia Sticchi. Regia: Peppe Barra; assistenti alla regia: Francesco Esposito, Gennaro Monti. Direttore di scena Matteo Garofalo; capomacchinista Michele Birofio; macchinista Sergio Alfinito; elettricista Francesco Sabatino; fonico Gaetano Cirillo; fonico microfonista Raffaello Columbro. Sarta: Anna Giordano; aiuto sarta Adele Romano. Attrezzista Elio Romano. Costruzioni sceniche Imparato&figli . Noleggio audio e luci Delta media events. Sartoria Lorenzo Zambrano. Trasporti M. Liberato.

Lo spettacolo si svolge in collaborazione con la Fondazione Campania dei Festival

In calendario fino a venerdì 30 dicembre sempre alle ore 21, tranne mercoledì 28 alle 17,30.

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