Informarsi al giorno d’oggi

Lug 14th, 2017 | Di cc | Categoria: Scuola e Giovani

Secondo la maggior parte di studiosi e sociologi, l’attuale era in cui viviamo viene definita “Dell’Informazione” perché siamo completamente immersi in un mare di informazioni di cui non siamo solo fruitori ma sempre più produttori e, purtroppo, dipendenti…
Basta prendere in mano un telefonino per vederne di ogni tipo e colore: cronaca, politica, società, ecc. Puntualmente, quelle che più ci colpiscono hanno titoli “sensazionalistici” e accattivanti, molte ispirano sensazioni forti che ci portano a condividerle sui social network, magari corredandole di commenti duri: ma sono sempre vere?
Diversi anni fa, le informazioni provenivano solo da organi ufficiali come i Giornali dapprima, con i reporter che andavano in giro a caccia di notizie…
Poi venne la Radio e infine la TV: la “finestra sul mondo”, che dava la percezione tutto ciò che provenisse da quella scatola luminosa fosse reale: “è vero l’hanno detto in TV!”…
Col tempo, (come predetto da McLuhan), Internet ha inglobato e reinterpretato molti canali e stili comunicativi: le potenzialità dei mezzi di comunicazione digitali permettono oggi a chiunque di aprire un sito e pubblicarci su qualsiasi cosa gli venga in mente: “c’è diritto di parola”… …”anche per gli stupidi”, come osservò il grande Umberto Eco…
…Che poi, i diritti spettano a chiunque, a prescindere dal censo sociale o dal quoziente intellettivo: peccato solo che quando quest’ultimo manca i soggetti interessati non riescano nemmeno a rendersi conto che farebbero una miglior figura a tacere…
Dato che (purtroppo) non li si può obbligare al silenzio, se non altro, prima di indignarsi, arrabbiarsi, commuoversi, e condividere alcune notizie dai titoloni ad effetto, basterebbe seguire poche preziose regole che ci aiuterebbero ad evitare magre figure con i conoscenti e, cosa ancor più importante, ad evitare di diffondere informazioni fasulle in Rete:
- Osservare da quale sito proviene la notizia: spesso hanno nomi simili a quelli delle testate originali, ma non sono altro che delle brutte copie che propongono notizie fasulle per attirare l’attenzione. Inoltre, se molti sembrano siti veri con www.nomesito.com /.it, ecc, molti altri sono “domini di secondo livello”, ossia creati su piattaforme che offrono spazio web gratuito a chiunque voglia usarlo per pubblicarci qualcosa (nomesito.nome(blog)host.co­m);
- Fare attenzione alla grammatica: spesso questi articoli bufala hanno un aspetto disordinato e sono pieni di errori;
- Verificare se la stessa notizia sia stata data da organi ufficiali di stampa come Ansa, Reuters, ecc;
Sebbene le esigenze di marketing abbiano progressivamente influenzato anche la gran parte dell’informazione ufficiale, (tanto da creare un nuovo genere televisivo chiamato “Infotainment”), fondamentalmente, i giornalisti seri cercano sempre di dare notizie complete, al contrario degli “avvelenatori del web” che invece cercano solo di colpire l’attenzione pur di accaparrarsi qualche “Click” (tecnica che gergo vengono chiamata “Clickbait”).

Fondamentalmente, al giorno d’oggi, per potersi “informare”, bisogna essere informati…

Gabriele Gulia

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