Don Alfonso 1890: sempre il migliore. Ancora un primo posto per la location ristorativa di lusso più amata dai clienti di tutto il Mondo

Ott 15th, 2017 | Di cc | Categoria: Cronaca Regionale

Il Don Alfonso 1890 è il migliore ristorante di lusso in Italia anche per il 2017: questo il giudizio categorico e parere insindacabile, incondizionabile e sicuramente imparziale della clientela mondiale.

Così viene premiato consecutivamente il simbolo di Sant’Agata sui Due Golfi e della enogastronomia nazionale, tra i primi al Mondo, con onore e gloria della Campania.

L’impegno costante ed eccellente della famiglia Iaccarino e dei componenti della migliore Brigata italiana e Staff di Sala, Accoglienza, Ospitalità, Amministrazione, viene ancora una volta riconosciuto ed insignito con il meritorio ed ambitissimo primo posto nella Travelers’ Choice Restaurants di TripAdvisor.

Con estrema chiarezza, la classifica di TripAdvisor taglia fuori tanti nomi ampiamente e costantemente pubblicizzati: il gradimento del soggetto che conta al di sopra di tutti, ovvero del cliente sovrano del successo e dell’economia, è risultato essere inconfondibilmente puntato e riconfermato sul Don Alfonso; il top, sempre!

Un riconoscimento ambito al di sopra di tutti, di enorme rilievo, giacché rappresenta il parere ed il volere obiettivo di un’ampia clientela proveniente da ogni parte d’Italia e del Mondo.

Tributo dovuto a furor di popolo per la famosa location ristorativa di Sant’Agata sui Due Golfi meta prescelta e considerata “il massimo” non soltanto dal jet set mondiale, ma da ogni buongustaio ed appassionato di eno-gastronomia di autentico alto livello, già guidata ai più alti traguardi mondiali dal patron Alfonso Iaccarino, tra i massimi chef al Mondo, promotore e testimonial numero uno della Cucina Mediterranea, coraggioso seguace della Dieta Mediterranea, quando in Italia regnava in cucina il francesismo e promuovere la gloriosa e storica, tradizione del nostro territorio, ricca di proposte e di alternative salutari, esponeva ad un rischio incalcolabile anche un grande professionista della ristorazione, come Don Alfonso in persona.

Molteplici fattori hanno contribuito a questa prestigiosa riconferma. Iniziando dalla massima competenza, professionalità indiscussa, dall’ impegno assoluto e dalla passione per una attività che lascia pochissimo spazio alle altre sfere della vita. Sono determinanti per stabilire la ormai ampiamente comprovata priorità nell’eccellenza nazionale del simbolo enogastronomico santagatese e così pure la sua prestigiosa e acclarata presenza tra le migliori realtà settoriali della Terra.

È il trionfo del Don Alfonso e con esso della famiglia Iaccarino, saldamente unita negli affetti, ancora prima che negli affari, che lo ha creato, partendo da una pensione eccellente e poi giungendo ad un ristorante di lusso, e ne ha coltivato l’immagine e la sostanza, promuovendo l’attività in due secoli di storia di Sant’Agata e della Penisola sorrentina.

Un maestosa armata di consumatori attenti e soddisfatti, tra i quali tantissimi esperti, buongustai, professionisti ed addetti al settore, la pensa così e riconferma col suo aperto consenso la superiorità per ogni competenza, su tutti gli altri ristoranti italiani di lusso.

Vince l’impegno costante ed incondizionato profuso dalla famiglia Iaccarino che guida la famosa location e da tutti i vari componenti sia della Brigata “eccellentissima” - ormai un mito ed  autentico tesoro per lo chef Ernesto Iaccarino - che degli Staff di Sala, Accoglienza, Ospitalità, Amministrazione, ecc: una squadra senza eguali, come dimostrano i fatti.

Hanno accolto tutti la notizia con immensa gioia e con la nota modestia che contraddistingue i grandi e di coloro che sanno di valere e non hanno quindi necessità di gridarlo ai quattro venti per affermarsi.

Il cliente, che è giudice severo ed imparziale, riconosce e gratifica chi lo soddisfa e diventa un prezioso e credibile testimonial agendo col potente sistema del passaparola, che resta la migliore forma di pubblicità perché disinteressatamente garantita.

Complimenti da ogni dove sono arrivati a tutti coloro che lavorano al Don Alfonso ed hanno reso possibile questo eccezionale risultato, a partire dallo chef Ernesto Iaccarino a capo della sua preziosissima Brigata, coadiuvato dal sous chef Nicola Pignatelli, dall’executive Vincenzo Castaldo e dagli chef de partie  Valerio Giuseppe Mandile, Vittorio Carillo, Felice Covone e Paolo Meer. Poi il pluripremiato manager della lussuosa location Mario Iaccarino, colonna centrale del Don Alfonso.

Fratelli che si sono affermati grazie alle spiccate personali capacità, alle felici intuizioni ed alle alte competenze specifiche, raggiunte attraverso un confronto aperto con svariate realtà straniere, oltre che ai fondamentali  insegnamenti genitoriali del grande chef degli chef Alfonso Iaccarino e di Livia Adario, eno-gastronoma raffinata ed esempio squisito di ospitalità, moglie e madre d’esempio.

È dunque campana la rappresentanza enogastronomica consacrata nuovamente top d’Italia e tra le massime del Pianeta. Un fiore all’occhiello per la nostra regione evidenziato agli occhi del Mondo da questo prestigioso risultato che ne ribadisce la priorità per l’altissima qualità in ambito nazionale ed il suo ruolo quale location elettiva del jet set mondiale e dei consumatori più esigenti ed esperti.

È la clientela mondiale a riconfermare la leadership degli Iaccarino premiando così consecutivamente quella che giudica la patria della perfezione nell’offerta degustativa, nella raffinata arte dell’impiattamento, nella selezione dei prodotti impiegati, nella attenta e garbata guida al cliente, nell’alta qualità degli ingredienti utilizzati, nel culto dell’accoglienza e dell’ospitalità, nella capacità di sedurre e gratificare l’ospite quale protagonista assoluto.

TripAdvisor esclude senza appello chi non vale, basandosi sul parere imparziale del cliente. La classifica, di massima rilevanza in ambito mondiale, è particolarmente temuta. È ambito più di ogni altro titolo, il piazzamento nella famosa Top 10.

La classifica è stilata sulla base di un ineccepibile algoritmo che valuta la quantità e la qualità delle recensioni per i ristoranti, riferendosi ad un periodo di 12 mesi.

“Mangiare nei ristoranti vincitori dei Travelers’ Choice Restaurants significa non solo consumare un pasto ma, soprattutto, provare esperienze uniche e vivere momenti indimenticabili” - ha dichiarato la portavoce di TripAdvisor per l’Italia, Valentina Quattro, che ha pure precisato: “Se, come diceva Jean Brunhes, ‘mangiare è incorporare un territorio’ questi ristoranti rappresentano anche una vetrina d’eccellenza per le destinazioni che li ospitano”.

Ecco la classifica completa dei magnifici dieci italiani: 1. Ristorante Don Alfonso 1890, Sant’Agata sui Due Golfi, (NA) 2. Da Vittorio, Brusaporto (BG) 3. Uliassi, Senigallia (AN) 4. Ristorante Ensama Pesce, Sala Bolognese (BO) 5. La Bottega del Buon Caffè, Firenze (FI) 6. Ristorante Hotel Villa Crespi, Orta San Giulio (NO) 7. Ristorante Esplanade, Desenzano Del Garda (BS) 8. Casa Perbellini, Verona (VR) 9. La Pergola, Roma (ROMA) 10. Piazza Duomo, Alba (CN).

Nelle new entry nella classifica TripAdvisor 2017, figurano il ristorante Ensama Pesce a Sala Bolognese in quarta posizione; La Bottega del Buon Caffè a Firenze in quinta; ottava per Casa Perbellini a Verona. Da Vittorio a Brusaporto, anche stavolta al secondo posto come l’anno scorso e l’Esplanade a Desenzano del Garda, al settimo. Grazie a queste due realtà la Lombardia viene gratificata da due piazzamenti nella Top 10. Stesso risultato per il Piemonte, presente in classifica con il Ristorante Hotel Villa Crespi a Orta San Giulio, al sesto, e il decimo Piazza Duomo ad Alba. L’Uliassi a Senigallia, si riconferma la terza posizione; nona La Pergola a Roma.

Il successo del “Don Alfonso 1890″, pur di  grandissima risonanza è però solitario per la Campania. Non vi sono altre location campane tra le tante note ed affermate, nella superlativa Top 10.

Si spera di riuscire a conseguire nel 2018 più di un piazzamento per la Campania, a testimonianza della valenza delle altre  realtà ristorative territoriali, attraverso un impegno meglio articolato.

Ciro Sarnataro

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