Le Pizzarelle di Maurizio Ferrillo: un modo stimolante di coniugare la Pizza

Gen 6th, 2018 | Di cc | Categoria: Cronaca di Napoli

Pizza o Pizzarella? Da “Ferrillo ai Piani Alti” specialità per ogni esigenza



Di Valerio Giuseppe Mandile 




A ciascuno la sua pizza ed il formato adatto all’appetito del momento. 


Alla Pizzeria Ferrillo, Pizza ai Piani Alti (via Caravaggio, 33) c’è solo l’imbarazzo della scelta, piuttosto ardua, a dire il vero, considerate tutte le gustose tentazioni in carta. 


Pizze rosse, bianche, di formato tradizionale o ridotto, nella pratica formula “Pizzarella”, che consente di sceglierne due di gusti differenti, al posto di una standard. Al forno o fritte, ma sempre farcite con ingredienti di qualità, prevalentemente locali o comunque nazionali, selezionati in base alle garanzie offerte dall’azienda produttrice, alla genuinità, alla freschezza, al gusto, fondamenti per una appropriata proposta ed un’adeguata scelta.


Sia Pizze che Pizzarelle sono tutte preparate a regola d’arte dal maestro pizzaiolo Maurizio Ferrillo con la preziosa collaborazione della moglie Stefania Pugliese ed dei giovani collaboratori di Pizzeria/Cucina ai quali si aggiungono quelli di Sala, garbati e premurosi.  


Per la farcitura, ingredienti gustosi e salutari: squisiti latticini, formaggi, salumi, bontà di terra e di mare, verdure stagionali.  


Meritano menzione anche i rinomati fritti, dorati e croccanti, leggeri ed invitanti, ripieni di filante mozzarella, tritato, teneri piselli è quant’altro, preparati con riuscita inventiva, senza travalicare la tradizione, ma con occhio attento alle nuove tendenze del gusto ed alle esigenze dettate dalla salute ed anche dalla linea. Innanzitutto i crocché di patata fresca, ripieni di fiordilatte.


Le Pizzarelle, specialità della casa, si presentano come una versione ridotta rispetto alla più generosa Pizza, per consentire la possibilità di provare più di una specialità.


Nella carta delle birre, anche una proposta con siero di latte di bufala (Bubala, White Tree, fratelli Landolfi), dal sapore delicato. 


La Pizzeria Ferrillo, Pizza ai Piani Alti, propone tante creazioni nuove, presentate per lo più ciclicamente ai rappresentanti dei Media specializzati.


Notevole anche l’impegno del personale  


per garantire una degna ospitalità alla clientela, anche grazie al quale la piccola ma accogliente sala superiore è diventata un sicuro punto di incontro per tutti coloro che richiedono una buona pizza tradizionale napoletana o le variegate creazioni di Maurizio, da attente sperimentazioni e nuovi abbinamenti, realizzate sempre con prodotti di qualità ed attenzione alla stagionalità. In questo discorso, spicca il ruolo di Stefania, sempre sorridente e bendisposta, pronta a soddisfare le curiosità della qualificata clientela formata in maggioranza da buongustai che richiedono oltre al gusto la qualità e la genuinità garantite.


Va menzionato che la Pizzeria Ferrillo ha al suo attivo la partecipazione ufficiale alla nota Associazione Spaghettitaliani, fondata  dell’esperto enogastronomo Luigi Farina, sostanzialmente coadiuvato da Angela Viola, selezionatori attenti in materia di gusto.


Le Pizzarelle che figurano tra le riposte di Pizza ai Piani Alti, sono ideate da Farina. Ad esse sono anche dedicate periodicamente riuscite serate a tema, organizzate anche da Spaghettitaliani. 


Il formato ridotto è preferito da chi preferisce gustare più delizie di Casa Ferrillo soddisfacendo pienamente il palato, senza riempirsi troppo ed evitando sprechi.


Queste le più richieste: innanzitutto la PANAFRITTA, che rappresenta una delle offerte di punta di Pizze ai Piani Alti, un  ripieno napoletano con salame, ricotta e fiordilatte che prima di essere fritto, viene abilmente e velocemente passato in uovo e pangrattato cin risultati notevoli: saporito, leggero ed asciutto.


Poi ci sono: la FIORITA, con provola, fiori di zucca, pancetta e ciuffi di ricotta; la PUPATELLA che punta sul pesto di basilico unito a salsiccia, pomodorino datterino e bocconcini di bufala; la SORRENTINA: crema di pistacchio, mortadella, fior di latte d’Agerola e provolone del Monaco; la TORPEDINA, a base di pomodorino torpedino, pomodorino giallo, pancetta, bocconcini di bufala e granella di pistacchio; la TIROLESE che sposa la crema di funghi porcini con il radicchio e lo speck e dal Nord ritorna in terra campana grazie al fior di latte di Agerola.


La scelta di una lievitazione ottimale che non sfocia in gare oltremisura, e punta sui tre ingredienti basilari da secoli, che hanno fatto grande ed inimitabile la nostra pizza nel Mondo: acqua, farina e le preziose - perché esperte - mani del pizzaiolo.


Pizzaiolo passionale ma attento alle tecniche di lavorazione degli impasti, senza cedere alle novità del momento, tantomeno a quelle non adeguatamente sperimentare, né agli abbinamenti di gusto esasperati che non fanno parte della nostra cultura gastronomica, Maurizio Ferrillo esercita l’arte di pizzaiolo e gestisce la sua Pizzeria con grande onestà d’animo e si pone in maniera scettica rispetto alla eccessiva commercializzazione fin troppo importante ed alla diffusa smania di protagonismo sostenuta da una supporto mediatico non sempre esattamente corrispondente alla qualità di fatto offerta, contro dunque il potere del “nome” e della “moda” che può erroneamente condizionare la clientela.  


Alla mania diffusa di farsi pubblicità ad ogni costo, condivisa da tanti, Ferrillo risponde in maniera controcorrente con la fiducia della sua fedele clientela abituale e con le sue collaudate proposte, alle quali va aggiunto puntualmente un sincero sorriso che accoglie il cliente al suo ingresso; la proverbiale pazienza nello spiegare con competenza, semplicità e sincerità gli impasti adottati, indicare perché proprio quei prodotti sono stati adottati rispetto a tanti altri in commercio. 


Insomma, un lavoro di impegno autentico, come tutte le arti richiedono, a partire da quella pizzaiola, se tale è.

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