Marano di Napoli: vuole imporre il “pizzo” sui lavori che la vittima stava realizzando a casa propria

Feb 6th, 2018 | Di cc | Categoria: Cronaca di Napoli

I Carabinieri fermano un 22enne contiguo al clan, il Gip si pronuncia: “Tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso”.

I Carabinieri della compagnia di Marano hanno sottoposto a fermo per tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso G V., un 22enne di ivi residente  già noto alle forze dell’ordine e ritenuto contiguo al clan camorristico  operante in città.I militari dell’arma hanno accertato che il 31 gennaio, dopo aver notato dei lavori appena iniziati in un capannone a Calvizzano, ci si era subito recato in sella a uno scooter e, avvicinato il proprietario -un 56enne del posto- gli aveva intimato di “mettersi a posto a Marano” altrimenti avrebbe dovuto chiudere il cantiere.Verosimilmente nella fretta di avviare “le attività” per giungere al pagamento del “pizzo”, il giovane non si era accorto che il 56enne contattato era il proprietario del capannone e che i lavori venivano realizzati da un suo stretto familiare.Imediatamente ricercato dai militari dell’arma che avevano ricevuto la denuncia della vittima, il 22enne è stato preso poco dopo e sottoposto a fermo.In sede di convalida il gip, oltre a validare il provvedimento precautelare, ha disposto per l’uomo la custodia cautelare in carcere.


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