Elezioni 2018: l’insulto corre online. Berlusconi è ancora il più odiato, testa a testa Salvini e Renzi

Feb 25th, 2018 | Di cc | Categoria: Cronaca Nazionale

Dal 1 gennaio si contano già 135.000commenti estremamente offensivi. La campagna #ConnettitiResponsabilmente di D-Link mira aresponsabilizzare il comportamento online

 

Milano, 15febbraio 2017 –La campagna elettorale è nel vivo, programmi e candidati sono stati pubblicati, ma come stanno rispondendo gli italiani?

D-Link, azienda leader nel settore della tecnologia wireless e del networking, prosegue la campagna #ConnettitiResponsabilmente, con la quale vuole promuovere un utilizzo responsabile della connettività e incentivare un comportamento positivo online.

 

Dall’inizio dell’anno ad oggi sono statianalizzati quasi 2 milioni di contenuti (tweet e commenti) legati alle elezioni 2018. Si tratta di messaggi verso i candidati, i partiti o verso altri elettori e ciò che emerge è cheil 38% di questi (circa 750.000) è connotato da negatività e ben 135.000 contengono volgaritào insulti espliciti. I messaggi che augurano la morte (o minacciano di uccidere) sono più di 15.000, quelli che contengono riferimenti alla violenza quasi 19.000. Solo l’11% dei contenuti è etichettabile come positivo.

 

Prendendo come base solo i commenti con insulti e volgarità,scopriamo che l’elettore più “arrabbiato” è uomo (68% contro il 32% delle donne) e vive nel Lazio (che nonostante produca meno contenuti in termini assoluti, precede la Lombardia di ben 6 punti).

Facendo, invece, un rapporto su tutti i contenutisu base regionale, deduciamo chesono più scontenti gli abitanti del centro nord: l’Emilia Romagna conta il 29% di contenuti negativi rispetto a quelli prodotti, Toscana 28%, Lazio 26%, Lombardia 25% e Piemonte 25%.

 

Ma verso chi è indirizzato l’odio online?

Il leader di partito più preso di mira è Silvio Berlusconi, che è destinatario del23% degli insulti personali online, seguito da Salvini e Renzi entrambi al 21%.Ci si accanisce meno sulle persone di Di Maio e di Grasso (rispettivamente a quota 11% e 8% delle ingiurie).

La classifica cambia se analizziamo l’astio verso i partiti politici: da questa prospettival’accanimento è indirizzato al PD (39%) e al M5S (34%). A seguireLega (12%), Casapound(5%) e, per ultima, Forza Italia 4%. 

 

I momenti più critici di questa campagna sono stati:

4 gennaio (sacchetti bio), 10 gennaio (Berlusconi supporta la candidatura di Fontana), 18 gennaio (cambio del simbolo M5S), 29 gennaio (presentazione delle liste), 3 febbraio (fatti di Macerata), 12 febbraio(Museo Egizio).

 

Questi dati sono drammatici perché evidenziano come si stia diffondendo una dialettica della violenza che viaggia soprattutto online. Ormai non è più possibile fare a meno di internet ma proprio per questo bisogna capire che non ci può più essere distinzione tra un comportamento online e offline, le conseguenze sono sempre realiha dichiarato Stefano Nordio, VP D-Link Europe.

 

La campagna #ConnettitiResponsabilmenteproseguirà nel 2018, affrontando anche altre tematiche legate alla responsabilità online, per promuovere una maggiore educazione digitale.

 

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