AL VIA LA FASE 2: SIAMO REALMENTE TUTTI PRONTI A RIPARTIRE?

Mag 10th, 2020 | Di cc | Categoria: Spazio ai Ragazzi

La difficile ripresa del settore vitinivicolo post Covid19

 

Da lunedì 4 maggio inizia ufficialmente la fase due di questa emergenza sanitaria, che ci ha visto chiusi nelle proprie case per ben due mesi.

Alcune attività, alcune imprese hanno continuato ad assicurare il proprio lavoro, come quelle del settore agro-alimentare che ha sempre garantito i beni di prima necessità per l’intero Paese durante tutto il “lockdown”.

E allora cosa cambierà realmente in questa fase? Quali sono le maggiori conseguenze dopo questi due mesi?

Se da una parte ci sarà una lenta ripresa, dall’altra molte attività continueranno a rimanere chiuse. Fa notare, infatti, Confagricoltura che, se da un lato il settore agricolo non si è mai fermato, dall’altro il settore HoReCa ha anch’esso bisogno di ripartire.

Questo perché “il comparto vitivinicolo – scrive Confagricoltura in un comunicato del 2 maggio scorso – è una delle eccellenze più rappresentative dell’Italia, non soltanto per il primato mondiale di volumi produttivi, ma per il significato che tutto ciò rappresenta in termini economici, occupazionali, culturali e paesaggistici”. Ciò sta a significare che, qualora il settore HoReCa non fosse riavviato, si perderebbero 13 miliardi di fatturato  solo per i vini invenduti, perché il 35% del vino, come si sottolinea nel citato comunicato, viene consumato proprio in quel settore.

Un periodo difficile, dunque, per il settore vitinivicolo, che, dopo l’annullamento della 54^ edizione di Vinitaly, si ritrova ancora a far fronte a questa emergenza almeno fino al prossimo 1 giugno, periodo stimato dal Governo per le possibile aperture delle rimanente attività.

 

Maria Antonietta Conso

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