Camorra/Cartello con mafia e ‘ndrangheta per trasporto ortofrutta
Mag 10th, 2010 | Di cc | Categoria: Cronaca RegionaleCamorra/Cartello con mafia e ‘ndrangheta per trasporto ortofrutta Camorra/Cartello con mafia e ‘ndrangheta per trasporto ortofrutta Blitz in tre Regioni, 68 arresti e sequestri per 90 mln euro Napoli, 10 mag. (Apcom) - Un vero e proprio ‘cartello’ costituito da esponenti di primo piano di camorra, mafia e ‘ndrangheta è stato individuato e smantellato nel corso di un’operazione condotta all’alba dalla Dia di Roma e dalla Questura mobile di Caserta. Un maxi blitz che ha portato a 68 ordinanze di custodia cautelare in carcere e al sequestro di beni mobili, immobili e conti correnti bancari per un valore di 90 milioni di euro. Un’operazione che ha riguardato non solo la Campania, ma anche il Lazio e la Sicilia. Secondo quanto ricostruito nell’indagine condotta dai pm della Dda di Napoli, boss dei Casalesi, dei Licciardi e dei Mallardo si erano alleati con Cosa Nostra per poter controllare, in regime monopolistico, il trasporto e la gestione del mercato ortofrutticolo di tutto il centro-Sud Italia. Un modus operandi che ha, di fatto, anche aumentato il prezzo di frutta e verdura diretti ai consumatori. L’operazione ‘Sud pontino’ si è avvalsa di intercettazioni, riprese video, pedinamenti e rivelazioni di pentiti che hanno permesso di disegnare il quadro del controllo capillare del territorio. Un sistema gestito principalmente dai Casalesi che, anche con l’uso di armi provenienti dalla Bosnia, riuscivano ad intimidire concorrenti e imprenditori. Tra gli arrestati figura, infatti, Paolo Schiavone, 27 anni, figlio del cugino e omonimo Francesco Schiavone detto Sandokan. L’uomo è stato catturato a Napoli al termine della luna di miele che aveva trascorso su una nave da crociera facendo il giro del Mediterraneo. Le indagini sono partite nel 2005 quando i riflettori della Procura nazionale Antimafia si sono concentrati sul Mof di Fondi allargandosi poi ad altri mercati ortofrutticoli non solo campani e siciliani ma anche abruzzesi e del nord Italia. A servizio degli Schiavone vi era anche un imprenditore del settore dei trasporti, Costantino Pagano, titolare de ‘La paganese’, che ha assicurato la gestione del settore ai Casalesi. Nel business sono però entrati anche esponenti dei clan Licciardi e Mallardo e non solo. Le indagini hanno infatti accertato l’esistenza di rapporti tra Venanzio Tripodo e Gaetano Riina, fratello del boss Salvatore detto Totò u curtu, capo indiscusso di Cosa Nostra. Anche i fratelli Antonio e Massimo Sfraga, titolari di società attiva nel settore dell’ortofrutta, e ritenuti referenti commerciali di Cosa Nostra, sono destinatari del provvedimento di arresto. Psc/Lux