RICICLAGGIO: ORDINANZA; LA VENDITA DEI POSTI DI METRONOTTE SEQUESTRATI IMMOBILI DOVE INVESTITO DENARO PROVENIENZA ILLECITA
Mag 14th, 2010 | Di cc | Categoria: Cronaca NazionaleNell’ordinanza emessa oggi nei confronti del senatore del Pdl Vincenzo Nespoli, il gip Alessandro Buccino Grimaldi ricostruisce il meccanismo della vendita dei posti di metronotte, definendo gli indizi raccolti dalla Guardia di Finanza ”pregnanti, convergenti ed eterogenei”. ”I soggetti che avevano interesse ad essere assunti dalla srl La Gazzella e che avevano all’uopo avviato la contrattazione con Nespoli, nella sua qualita’ di proprietario di fatto (o, almeno, di comproprietario di fatto) e di amministratore di fatto e occulto, si recavano - scrive il giudice -, su indicazione del medesimo Nespoli, per concludere in maniera definitiva l’accordo antigiuridico mediante l’effettiva corresponsione della somma di danaro richiesta, presso la sede del mobilificio Redine Arreda, a Cardito, nella sostanziale titolarita’ di Tommaso Redine (legato da uno stretto vincolo personale e fiduciario con il Nespoli Vincenzo)” ”Quindi Redine, mediante successive operazioni economiche (al momento soltanto in parte accertate) rimaste prive di giustificazioni alternative - osserva il gip -, faceva confluire le somme ricevute dai soggetti interessati ad essere assunti presso la srl La Gazzella nelle casse della srl Immobiliare San Marco e della spa SE.AN. Immobiliare, enti giuridici entrambi riconducibili a Nespoli ed al suo nucleo familiare; l’effettivo versamento nelle mani di Redine della somma di danaro pattuita determinava l’assunzione presso la srl La Gazzella di coloro che avevano definitivamente concluso nelle forme descritte l’accordo illecito”. Proprio le assunzioni eccessive ed inutili, secondo l’accusa, hanno causato il fallimento della societa’ di vigilanza privata: ”Va ancora segnalato - scrive il gip - che, cosi’ come indicato nella relazione del curatore fallimentare, una delle concause fallimento della srl La Gazzella deve essere individuata proprio nelle continue assunzioni di natura clientelare dalla stessa operate segnatamente a partire dalla fine dell’anno 2001 (su decisione di Nespoli, cosi’ come rivelato da Razzano e confermato dai convergenti dati probatori sinora acquisiti) nonostante che l’acquisizione di ulteriore forza lavoro (cui conseguiva l’ulteriore aggravio sulla societa’ delle relative retribuzioni e dei corrispondenti oneri previdenziali ed assicurativi) non fosse in alcun modo necessaria ‘attesa la riduzione dei volumi di lavoro’ ed in palese ed incontestabile violazione della disciplina sulla mobilita”’. Nell’ambito dell’inchiesta il gip ha anche disposto il sequestro di immobili della SE.AN societa’ riconducibile a Nespli come la controllante Immobiliare San Marco. Nelle societa’, secondo gli inquirenti, erano state convogliate ingenti somme di denaro di provenienza illecita , non collegate all’acquisto degli immobili e versate con modalita’ volte ad occultarne l’effettiva provenienza. Notizia Ansa