La Parola di oggi

Mag 14th, 2010 | Di cc | Categoria: Religione

LA PAROLA DI OGGI
15 maggio 2010
Sabato
S. Torquato - VI di Pasqua (C) - II

PREGHIERA DEL MATTINO
Padre Nostro! Voglio vivere questo giorno come tuo vero figlio. Perché so
che tu sei mio Padre, e che mi ami; guardami e amami come il tuo proprio
Figlio. Il tuo amore cambierà il mio cuore, lo renderà più simile a quello
del tuo Figlio unigenito e tu potrai amare in me quello che ami in lui.
Con lui, per lui, ed in lui voglio darti tutto l’onore, la lode e la
riconoscenza che tu meriti. Il tuo Figlio mi ispira questa preghiera
all’alba di questo nuovo giorno. Sono sicuro che sarà ascoltata perché
Gesù te la presenta e tu stesso mi conosci e mi ami.

PRIMA LETTURA (At 18,23-28)
Apollo dimostrava attraverso le Scritture che Gesù è il Cristo.
Dagli Atti degli Apostoli
Trascorso ad Antiochia un po’ di tempo, Paolo partì di nuovo percorrendo
di seguito le regioni della Galazia e della Frigia, confermando nella fede
tutti i discepoli.
Arrivò a Efeso un Giudeo, chiamato Apollo, nativo di Alessandria, uomo
colto, versato nelle Scritture. Questi era stato ammaestrato nella via del
Signore e pieno di fervore parlava e insegnava esattamente ciò che si
riferiva a Gesù, sebbene conoscesse soltanto il battesimo di Giovanni.
Egli intanto cominciò a parlare francamente nella sinagoga.
Priscilla e Aquila lo ascoltarono, poi lo presero con sé e gli esposero
con maggiore accuratezza la via di Dio. Poiché egli desiderava passare
nell’Acaia, i fratelli lo incoraggiarono e scrissero ai discepoli di
fargli buona accoglienza. Giunto là, fu molto utile a quelli che per opera
della grazia erano divenuti credenti; confutava infatti vigorosamente i
Giudei, dimostrando pubblicamente attraverso le Scritture che Gesù è il
Cristo.
Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 46)
R. Dio è re di tutta la terra.
Applaudite, popoli tutti,
acclamate Dio con voci di gioia;
perché terribile è il Signore, l’Altissimo,
re grande su tutta la terra. R.
Dio è re di tutta la terra.
Cantate inni con arte.
Dio regna sui popoli,
Dio siede sul suo trono santo. R.
I capi dei popoli si sono raccolti
con il popolo del Dio di Abramo,
perché di Dio sono i potenti della terra:
egli è l’Altissimo. R.

CANTO AL VANGELO (Gv 16,28)
R. Alleluia, alleluia.
Sono uscito dal Padre e sono venuto nel mondo;
ora lascio il mondo e vado al Padre.
R. Alleluia.

VANGELO (Gv 16,23b-28)
Il Padre vi ama, perché mi avete amato e avete creduto.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “In verità, in verità vi
dico: se chiederete qualche cosa al Padre nel mio nome, egli ve la darà.
Finora non avete chiesto nulla nel mio nome. Chiedete e otterrete, perché
la vostra gioia sia piena.
Queste cose vi ho dette in similitudini; ma verrà l’ora in cui non vi
parlerò più in similitudini, ma apertamente vi parlerò del Padre. In quel
giorno chiederete nel mio nome e io non vi dico che pregherò il Padre per
voi: il Padre stesso vi ama, poiché voi mi avete amato, e avete creduto
che io sono venuto da Dio. Sono uscito dal Padre e sono venuto nel mondo;
ora lascio di nuovo il mondo, e vado al Padre”.
Parola del Signore.

OMELIA
Gesù continua ad aprirsi con i suoi nei giorni che precedono la passione.
Gli piace anticipare le realtà sublimi che otterrà per i suoi attraverso
la sua ormai prossima morte e la sua risurrezione.
Cristo, Mediatore tra Dio e gli uomini, ha reso possibile che ci fosse una
sola famiglia nel cielo e sulla terra, la famiglia dei figli di Dio. Il
Padre eterno è nostro Padre, il suo regno, la sua casa e la vita divina
del Cristo sono anche nostri. “Il Padre - posso dire con Gesù - mi ama”.
È in questo nuovo ordine che la preghiera cristiana trova il suo posto.
Noi prima non sapevamo chiedere, e non potevamo farlo. Non si tratta di
pregare ma “di avere una relazione di amicizia con colui che, noi lo
sappiamo, ci ama” (Teresa di Gesù, Vita 8). Noi, prima, non sapevamo
domandare e non potevamo farlo. Ma, attualmente, dato che il Padre ci ama
e desidera la nostra amicizia, possiamo essere sicuri di essere ascoltati,
e di ricevere una grande gioia da quella amorosa comunicazione con lui,
che è la preghiera. La nostra preghiera non è soltanto nostra, essa è
anche e soprattutto quella di Cristo. Così terminano le preghiere della
liturgia e così deve terminare la nostra: per Cristo nostro Signore.

PREGHIERA DELLA SERA
Tutte le volte che oggi ti ho trattato come Padre e ho trattato gli altri
come fratelli, mi sono sentito felice. Grazie.
Perdonami di averlo spesso dimenticato: non ho avuto fiducia nella tua
bontà di Padre tra le sofferenze e la tristezza di questo giorno, ho avuto
paura e mi sono sentito solo; ho perso la pace e non ho visto il tuo volto
nei miei fratelli. Più che come fratello, talvolta ho vissuto come uno
straniero. Perdonami.
Grazie, Padre, perché so che malgrado tutto tu aspetti la mia preghiera
della sera e la ascolti con amore. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro
Signore.

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