Camaldoli, inquinamento da onde elettromagnetiche tre volte superiore ai limiti

Mag 14th, 2010 | Di cc | Categoria: Ambiente

E’ stato pubblicato ieri il risultato di uno studio condotto due mesi fa, dal dipartimento di scienze ambientali della Seconda Università di Napoli in collaborazione con il Club Lions Ottaviano, sui livelli di inquinamento da onde elettromagnetiche presente sulla collina dei Camaldoli. Il monitoraggio dei campi elettromagnetici, elettrici e magnetici  ha, infatti,  rivelato una preoccupante verità: i valori medi giornalieri dei campi elettromagnetici si aggirano intorno agli 11 Volt/metro, in una delle zone monitorate addirittura ai 16,70 Volt/metro, a fronte del limite massimo di 6 Volt/metro previsto dalla normativa vigente. Un dato rilevante e che riguarda soprattutto le antenne radio e televisive che costituiscono, sulla collina dei Camaldoli, una vera e propria “foresta di antenne” , così come definita dall’Arpac (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente). Il risvolto più inquietante dell’eccessivo inquinamento riguarda, però, le conseguenze sulla salute umana. A tal proposito, infatti, è intervenuto il dott. Antonio Marfella, membro del direttivo dell’Associazione dei medici dell’ambiente. “Sono ormai noti e confermati i danni, soprattutto per la normale attività cerebrale, di un persistente inquinamento elettromagnetico della portata registrata, che non danneggia in maniera diretta e irreparabile il dna, ma interferisce con le delicate trasmissioni di segnali neurochimici, elettrici ed elettromagnetici che sono alla base del corretto funzionamento del nostro cervello” ha spiegato il dott. Marfella, il quale ha sottolineato come l’esposizione a tali livelli di inquinamento da onde elettromagnetiche possa portare a patologie ancora più gravi, come i tumori, anche se registrati in una percentuale ancora non rilevanteAl fine di salvaguardare la salute dei cittadini e tutelare l’ambiente, sarebbe auspicabile, dunque, una nuova normativa che riduca i livelli massimi dei campi elettromagnetici, nonostante quella in vigore consenta limiti tra i più bassi d’Europa, ma a quanto pare non sufficienti.

Rita Marsico

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