La Parola di oggi

Mag 19th, 2010 | Di cc | Categoria: Religione

LA PAROLA DI OGGI
20 maggio 2010
Giovedì
S. Bernardino da Siena - VII di Pasqua (C) - III

PREGHIERA DEL MATTINO
Signore Gesù, che preghi il Padre per l’unità dei tuoi fratelli ancora
divisi, ti ringraziamo per il dono dell’unità che continuamente ci
elargisci: il dono della tua presenza supplice, il dono dello Spirito
Santo che alimenta ed accorda i carismi nella Chiesa. Accresci in noi la
fede nella tua preghiera onnipotente e nell’azione dello Spirito Santo,
affinché possiamo diventare docili ed efficaci strumenti della tua unità
che salva il mondo.

PRIMA LETTURA (At 22,30; 23,6-11)
È necessario che tu mi renda testimonianza anche a Roma.
Dagli Atti degli Apostoli
In quei giorni, il tribuno, volendo conoscere la realtà dei fatti, cioè
il motivo per cui Paolo veniva accusato dai Giudei, gli fece togliere le
catene e ordinò che si riunissero i sommi sacerdoti e tutto il sinedrio;
vi fece condurre Paolo e lo presentò davanti a loro.
Paolo sapeva che nel sinedrio una parte era di sadducei e una parte di
farisei; disse a gran voce: “Fratelli, io sono un fariseo, figlio di
farisei; io sono chiamato in giudizio a motivo della speranza nella
risurrezione dei morti”. Appena egli ebbe detto ciò, scoppiò una disputa
tra i farisei e i sadducei e l’assemblea si divise. I sadducei infatti
affermano che non c’è risurrezione, né angeli, né spiriti; i farisei
invece professano tutte queste cose. Ne nacque allora un grande clamore
e alcuni scribi del partito dei farisei, alzatisi in piedi, protestavano
dicendo: “Non troviamo nulla di male in quest’uomo. E se uno spirito o un
angelo gli avesse parlato davvero?”.
La disputa si accese a tal punto che il tribuno, temendo che Paolo venisse
linciato da costoro, ordinò che scendesse la truppa a portarlo via di
mezzo a loro e ricondurlo nella fortezza.
La notte seguente gli venne accanto il Signore e gli disse: “Coraggio!
Come hai testimoniato per me a Gerusalemme, così è necessario che tu mi
renda testimonianza anche a Roma”.
Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 15)
R. Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.
Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.
Ho detto a Dio: “Sei tu il mio Signore”.
Il Signore è mia parte di eredità e mio calice:
nelle tue mani è la mia vita. R.
Benedico il Signore che mi ha dato consiglio;
anche di notte il mio cuore mi istruisce.
Io pongo sempre innanzi a me il Signore,
sta alla mia destra, non posso vacillare. R.
Di questo gioisce il mio cuore, esulta la mia anima;
anche il mio corpo riposa al sicuro,
perché non abbandonerai la mia vita nel sepolcro,
né lascerai che il tuo santo veda la corruzione. R.
Mi indicherai il sentiero della vita,
gioia piena nella tua presenza,
dolcezza senza fine alla tua destra. R.

CANTO AL VANGELO (Gv 17,21)
R. Alleluia, alleluia.
Siano tutti una cosa sola,
come tu, Padre, sei in me ed io in te,
perché il mondo creda che tu mi hai mandato.
R. Alleluia.

VANGELO (Gv 17,20-26)
Siano perfetti nell’unità!
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù, alzati gli occhi al cielo, così pregò: “Non prego
solo per questi, ma anche per quelli che per la loro parola crederanno in
me; perché tutti siano una sola cosa. Come tu, Padre, sei in me e io in
te, siano anch’essi in noi una cosa sola, perché il mondo creda che tu mi
hai mandato.
E la gloria che tu hai dato a me, io l’ho data a loro, perché siano come
noi una cosa sola. Io in loro e tu in me, perché siano perfetti nell’unità
e il mondo sappia che tu mi hai mandato e li hai amati come hai amato me.
Padre, voglio che anche quelli che mi hai dato, siano con me dove sono io,
perché contemplino la mia gloria, quella che mi hai dato; poiché tu mi hai
amato prima della creazione del mondo.
Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto;
questi sanno che tu mi hai mandato.
E io ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo farò conoscere, perché
l’amore con il quale mi hai amato sia in essi e io in loro”.
Parola del Signore.

OMELIA
Cristo garantisce per tutta l’estensione del tempo di pregare per l’unità
dei cristiani e noi viviamo immersi nella sua preghiera. Lui certo non si
illudeva sulle nostre capacità di vivere nella sua unità e neppure noi
possiamo illuderci. Le forze disgregatrici, forze diaboliche perché il
diavolo è colui che divide, sono presenti fuori e dentro la vita della
Chiesa fin dai tempi di Gesù: “Simone, Simone, ecco satana vi ha cercato
per vagliarvi come il grano, ma io ho pregato per te” (Lc 22-31). La
tentazione di snaturare l’unità dei credenti fondandola su qualche cosa
d’altro che non fosse lo stesso Cristo e il suo corpo vivo che è la Chiesa
non ha mai cessato di ostacolare il piano provvidenziale, ma tutta la
perversità dell’uomo e delle strutture sociali non possono far dubitare
dell’efficacia della preghiera di Cristo e dell’efficacia della preghiera
umana che si unisce a quella di Cristo. Per questo posso e devo sperare
“contro ogni speranza” (Rm 4,18). L’onnipotenza e la misericordia divina
che la preghiera di Cristo fa sprigionare sorpassa di gran lunga la nostra
miseria.
Ma come sempre l’opera di Dio s’intreccia con la nostra libertà. Contare
sulla preghiera di Cristo accresce più che sminuire la nostra
responsabilità. È l’orizzonte della sua preghiera che fissa i nostri
traguardi: “Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi in noi
una sola cosa”. È a questa intimità che siamo chiamati. “Perché il mondo
creda”. La tensione all’unità spalanca alla missione universale.

PREGHIERA DELLA SERA
Padre misericordioso e onnipotente, sole di giustizia e fonte di ogni
bene, mentre declina il giorno rischiara le nostre menti perché oltre le
penombre che oscurano la verità possiamo scorgere l’icona del tuo volto.
Tutto sia visto nell’unità del tuo Cristo e nella comunione dello Spirito
Santo.

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