CALDORO AL VIA:SIAMO IN UN BURRONE MA RISALIREMO
Mag 19th, 2010 | Di cc | Categoria: Cronaca RegionalePer una regione ”al limite del collasso strutturale” serve innanzi tutto ”una scossa e un radicale cambiamento nell’azione di governo”. Ma non sorprende che Stefano Caldoro, neo governatore della Campania con salde radici socialiste, alle prese con un pauroso deficit della sanita’, si affidi anche all’aiuto di Dio, invocato non meno di quello degli uomini, nel giorno in cui presenta la sua giunta. L’ex ministro del governo Berlusconi presenta la squadra di governo al Consiglio regionale e, con l’intento di spazzare via le polemiche seguite alla sua composizione, arrivate anche attraverso un inaspettato fuoco amico, la presenta ”come la migliore giunta d’Italia, una squadra senza eguali per competenze”. In aula arriva dopo un primo incontro informale di giunta, al termine del quale confida ai suoi piu’ stretti collaboratori che ”c’e’ grande sintonia, si respira una bell’aria”. Al suo fianco ci sono il suo vice, Giuseppe De Mita e l’unica donna dell’esecutivo, Caterina Miraglia. Giunta che il governatore conta di ampliare a 14 assessori con una modifica dello statuto: ”Ma lo faremo - assicura - senza spendere un euro in piu”’. E che difende dalle critiche: ”Ho in considerazione le istanze provenienti dal territorio e dagli alleati della coalizione, ma non credo che si possa cedere a superficiali valutazioni inerenti la storia e il percorso delle singole persone; credo nella politica, ma non nella politica che cerca equilibri col bilancino. Giudicateci - conclude Caldoro - sui fatti”. Poi passa a delineare la situazione con la quale si misurera’ e ricorre a un’immagine figurata: ”Siamo ben oltre il ciglio del burrone, siamo caduti nel burrone. E’ giusto prenderne atto e iniziare lentamente a risalire. Con l’aiuto di tutti, per quel che mi riguarda anche di Dio, ci riusciremo”. Un discorso ampio, quello di Caldoro, che tocca tutte le emergenze sul tappeto, conti in rosso, deficit sanitario, ambiente e occupazione, lotta alla criminalita’, e nel quale delinea le misure che il nuovo governo regionale intende mettere in campo, tra le altre, la lotta agli sprechi e la riprogrammazione dei fondi comunitari che per il governatore ”devono essere incentrati su pochi grandi progetti strategici che vadano oltre l’interesse regionale, ma legati a politiche di piu’ ampio respiro, nazionali ed europee”. L’ex ministro del governo Berlusconi lancia la proposta di un’alleanza tra istituzioni e forze sociali per ”un patto per lo sviluppo che favorisca la modernizzazione e il cambiamento”. E critica severamente le politiche per il lavoro attuate negli ultimi anni ”in particolare sulla formazione, dove si e’ perseguito il vantaggio di pochi senza effetti veri in termini di sviluppo”. Da Caldoro viene un si’ alla sfida del federalismo ”che il Sud deve raccogliere perche’ ne trarra’ vantaggi in termini di spesa e di qualita’ dei servizi”. E riserva un passaggio alle tre emergenze con le quali si e’ trovato a fare i conti all’atto del suo insediamento, a partire dallo sforamento del patto di stabilita’ per oltre 1 miliardo e 100 milioni: ”Mi e’ stato dato dell’allarmista - ricorda - e attribuito impropriamente un parallelo con la Grecia. Mi sono limitato a sottolineare che le ragioni politiche che hanno portato allo sforamento, sono le stesse alla base della crisi greca”. ”Tre vere e proprie emergenze - alludendo anche al deficit della sanita’ e alla questione ambientale - con criticita’ che si sono sommate”. Caldoro conclude e incassa apprezzamenti anche dal Pd con De Luca. Abbastanza per essere un po’ ottimisti: ”Mi sembra che sui grandi temi ci sia condivisione - commenta al termine della seduta lasciando il Consiglio - segno che le buone ragioni prevalgono sempre e che c’e’ il clima giusto”. (ANSA)