La Parola di oggi

Lug 27th, 2010 | Di cc | Categoria: Religione

PREGHIERA DEL MATTINO
Signore, guarda i desideri più nobili, le aspirazioni più alte che ci sono in me. Guarda anche la mia debolezza e la mia viltà. Avendoti incontrato, non voglio andarmene via triste a causa dei miei beni che sono soltanto miserie se comparate al tesoro del regno. Concedimi la forza di strapparmi a me stesso, di vendere tutto per acquistare la perla preziosa, per acquistare il campo come un tempo i nostri padri ad Anatot, che è la prima porzione della terra promessa.

ANTIFONA D’INGRESSO
Dio sta nella sua santa dimora; ai derelitti fa abitare una casa, e dà forza e vigore al suo popolo. (Sal 68,6-7.36)

COLLETTA
O Dio, nostra forza e nostra speranza,
senza di te nulla esiste di valido e di santo;
effondi su di noi la tua misericordia
perché, da te sorretti e guidati,
usiamo saggiamente dei beni terreni
nella continua ricerca dei beni eterni.
Per il nostro Signore Gesù Cristo…

PRIMA LETTURA (Ger 15,10.16-21)
Perché il mio dolore è senza fine?
Se tu ritornerai a me, starai alla mia presenza.
Dal libro del profeta Geremia
Me infelice, madre mia, che mi hai partorito oggetto di litigio e di contrasto per tutto il paese!
Non ho preso prestiti, non ho prestato a nessuno, eppure tutti mi maledicono.
Quando le tue parole mi vennero incontro, le divorai con avidità; la tua parola fu la gioia e la letizia del mio cuore, perché io portavo il tuo nome, Signore, Dio degli eserciti.
Non mi sono seduto per divertirmi nelle brigate di buontemponi, ma spinto dalla tua mano sedevo solitario, poiché mi avevi riempito di sdegno.
Perché il mio dolore è senza fine e la mia piaga incurabile non vuol guarire?
Tu sei diventato per me un torrente infido, dalle acque incostanti.
Ha risposto allora il Signore: “Se tu ritornerai a me, io ti riprenderò e starai alla mia presenza; se saprai distinguere ciò che è prezioso da ciò che è vile, sarai come la mia bocca.
Essi torneranno a te, mentre tu non dovrai tornare a loro, ed io, per questo popolo, ti renderò come un muro durissimo di bronzo; combatteranno contro di te ma non potranno prevalere, perché io sarò con te per salvarti e per liberarti.
Oracolo del Signore.
Ti libererò dalle mani dei malvagi e ti riscatterò dalle mani dei violenti”.
Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 58)
R. Sei tu, Signore, la mia difesa.
Liberami dai nemici, mio Dio,
proteggimi dagli aggressori.
Liberami da chi fa il male,
salvami da chi sparge sangue. R.
Ecco, insidiano la mia vita,
contro di me si avventano i potenti.
Signore, non c’è colpa in me, non c’è peccato;
senza mia colpa accorrono e si appostano. R.
A te, mia forza, io mi rivolgo:
sei tu, o Dio, la mia difesa.
La grazia del mio Dio mi viene in aiuto,
Dio mi farà sfidare i miei nemici. R.
Io canterò la tua potenza,
al mattino esalterò la tua grazia
perché sei stato mia difesa,
mio rifugio nel giorno del pericolo. R.
O mia forza, a te voglio cantare,
poiché tu sei, o Dio, la mia difesa,
mio Dio, tu sei la mia misericordia. R.

CANTO AL VANGELO (cf. Mt 19,27.29)
R. Alleluia, alleluia.
Voi che avete lasciato tutto
a causa mia e del vangelo,
riceverete cento volte tanto,
e in eredità il regno dei cieli.
R. Alleluia.

VANGELO (Mt 13,44-46)
Vende tutti i suoi averi, e compra quel campo.
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse alla folla: “Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto in un campo; un uomo lo trova e lo nasconde di nuovo, poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo.
Il regno dei cieli è simile a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra”.
Parola del Signore.

OMELIA
La vita dei santi ci mostra in che modo essi abbiano vissuto la rivoluzionaria scoperta del tesoro del Vangelo.
Sant’Antonio abbandona tutto, all’età di diciotto anni, per andare a vivere nel deserto; san Francesco d’Assisi prende alla lettera le parole che gli chiedono di non portare con sé, in cammino, né bisaccia né bastone; sant’Ignazio si converte alla lettura della vita dei santi nel suo ritiro forzato di Manresa; santa Teresa, alla fine della sua vita, dice: “Non mi pento di essermi donata all’amore”.
Il tesoro nascosto nel terreno della nostra vita chiede non solo di essere scoperto, ma anche di essere anteposto a tutto quanto. Per scoprirlo occorre lo sguardo perseverante di un cercatore che non si fermi sulla via. Ma, una volta capito che proprio là si trova il lieto messaggio, capace di dare senso alla nostra esistenza e di portare la salvezza al mondo, esclamiamo con sant’Agostino: “A lungo ti ho cercata, bellezza nascosta, tardi ti ho trovata; io ti cercavo fuori di me, e tu eri in me!”.
Saremo in grado oggi di dire al Signore che è il nostro tesoro? Diciamoglielo con tutto lo slancio di cui è capace il nostro cuore, donandoci a lui. Il tesoro non si nega a chi lo scopre, si lascia possedere per nascondersi poi di nuovo. Si dà a chi è pronto a perdere tutto pur di impossessarsene. Il solo modo per ottenerlo veramente è di darci a lui, dal momento che riconosciamo in lui il nostro Signore e il nostro Salvatore, Gesù Cristo. Questa perla di grande valore, che ha dato la propria vita per riscattarci dal potere del male, vuole farsi conquistare da noi in cambio della nostra fede e del nostro abbandono al suo amore, qualunque sia la nostra richiesta o il nostro modo di vita. Rivolgendoci a lui dicendo “Mio Signore e mio Dio”, noi possiamo possederlo e, insieme, farne dono agli altri. Questo tesoro, infatti, ha questa particolarità: per poterlo tenere, bisogna dividerlo con altri; esso si sottrae invece a chi vorrebbe privarne gli altri. L’”Amen” che oggi pronunceremo nel ricevere il Corpo di Cristo possa manifestare la nostra gratitudine e, insieme, il nostro desiderio di farne dono ai fratelli.

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