”I giornali di domenica accreditano quanto di più inverosimile possa esistere: un presidente Berlusconi colpito dall’ira e attaccato ai computer per leggere dichiarazioni …”. E’ quanto si legge in una nota di Palazzo Chigi.

”Niente di più falso - prosegue la nota - per chi lo conosce. Purtroppo i colpi di calore estivi stanno predominando sui quotidiani. Speriamo di non leggere più queste rappresentazioni lontane da ogni realta’ assieme alle solite dichiarazioni virgolettate mai pronunciate ne’ pensate”.

Secca smentita anche all’Agenzia Italia che “attribuisce al presidente Berlusconi una serietà di frasi che non ha mai pronunciato”.

Si apre una settimana decisiva, la fase finale di quel “ci penso io” pronunciato dal Presidente Berlusconi al ritorno dal lungo viaggio tra Nord, Sud e Centro America. Settimana difficile non tanto per gli impegni parlamentari, perché dovrebbe finalmente arrivare in porto il disegno di legge sulle intercettazioni, ma complessa per il clima interno del Popolo della Libertà. Le agitazioni e i movimenti dell’ultimo periodo lasciano capire che occorre arrivare ad una soluzione precisa per non alimentare l’incertezza tra i nostri elettori che, da sempre, hanno voluto e vogliono un movimento unito. Proprio questa unità è mancata negli ultimi mesi ma tutti sono sicuri che il Presidente Berlusconi saprà trovare il bandolo della matassa. Il Governo e il Popolo della Libertà non andranno, comunque, in vacanza perché in tempi di crisi come l’attuale è sempre bene essere pronti ad affrontare ogni evenienza e soprattutto indirizzare quella ripresa economica che già si intravvede con un forte sollievo delle categorie produttive. Anche sotto questo aspetto, la politica del Governo è stata premiata, perché si è puntato su iniezioni continue di fiducia quando invece l’opposizione predicava la rovina e il disfattismo. I sondaggi in piena estate si mantengono molto favorevoli per il Governo e soprattutto per il Presidente Berlusconi e questo è un dato di fatto permanente e concreto all’interno di una realtà europea che vede i propri leader in netto arretramento rispetto alle posizioni di partenza in seguito all’influsso negativo della crisi economica. Ma proprio questo dato di fiducia in Italia indica che il Governo si è comportato bene, ha saputo mantenere la coesione sociale, ha soprattutto saputo portar fuori il Paese da una tempesta che mai si era registrata in passato. Su tutti questi elementi positivi gli italiani hanno riflettuto e fatto i loro conti, a differenza di una serie di quotidiani e di giornali che continuano a predicare l’allarmismo. Ma proprio la reazione dell’opinione pubblica, anche quando tutti saranno di ritorno dalle vacanze, costituisce il miglio bollino di garanzia per il nostro Governo.