La Parola di oggi

Ago 29th, 2010 | Di cc | Categoria: Religione

PREGHIERA DEL MATTINO
“Ma egli, passando in mezzo a loro, se ne andò”. Per la prima volta, si
vuole mandare a morte colui che è la vita, e, per di più, nel suo paese,
perché i suoi non l’hanno riconosciuto. Tu passasti in mezzo a loro
grazie alla sola forza della dolcezza di Figlio di Dio, tu passi come un
angelo immateriale attraversando il mondo materiale. Non ti si prende la
vita, perché te ne disfi tu stesso per offrirla in dono. Non è ancora
giunto il tempo in cui tu debba essere consegnato nelle mani degli
uomini. Concedici di non temere per la nostra vita, Signore, e di passare
invece attraverso i pericoli con calma, sicuri della nostra fede.

PRIMA LETTURA (1Cor 2,1-5)
Non seppi altro in mezzo a voi se non Gesù Cristo crocifisso.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi
Fratelli, quando venni tra voi, io non mi presentai ad annunziarvi la
testimonianza di Dio con sublimità di parola o di sapienza. Io ritenni
infatti di non sapere altro in mezzo a voi se non Gesù Cristo, e questi
crocifisso.
Io venni in mezzo a voi in debolezza e con molto timore e trepidazione;
e la mia parola e il mio messaggio non si basarono su discorsi persuasivi
di sapienza, ma sulla manifestazione dello Spirito e della sua potenza,
perché la vostra fede non fosse fondata sulla sapienza umana, ma sulla
potenza di Dio.
Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 118)
R. La tua legge, Signore, mi insegna la sapienza.
Quanto amo la tua legge, Signore;
tutto il giorno la vado meditando.
Il tuo precetto mi fa più saggio dei miei nemici,
perché sempre mi accompagna. R.
Sono più saggio di tutti i miei maestri,
perché medito i tuoi insegnamenti.
Ho più senno degli anziani,
perché osservo i tuoi precetti. R.
Tengo lontano i miei passi da ogni via di male,
per custodire la tua parola.
Non mi allontano dai tuoi giudizi,
perché sei tu ad istruirmi. R.

CANTO AL VANGELO (Lc 4,18)
R. Alleluia, alleluia.
Il Signore mi ha mandato
ad annunziare ai poveri il lieto messaggio, a proclamare ai prigionieri
la liberazione.
R. Alleluia.

VANGELO (Lc 4,16-30)
Mi ha mandato ad annunziare ai poveri il lieto messaggio…
Nessun profeta è bene accetto in patria.
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù si recò a Nazaret, dove era stato allevato; ed entrò,
secondo il suo solito, di sabato nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli
fu dato il rotolo del profeta Isaia; apertolo trovò il passo dove era
scritto: “Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha
consacrato con l’unzione, e mi ha mandato per annunziare ai poveri un
lieto messaggio, per proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi
la vista; per rimettere in libertà gli oppressi, e predicare un anno di
grazia del Signore”.
Poi arrotolò il volume, lo consegnò all’inserviente e sedette. Gli occhi
di tutti nella sinagoga stavano fissi sopra di lui. Allora cominciò a
dire: “Oggi si è adempiuta questa scrittura che voi avete udita con i
vostri orecchi”.
Tutti gli rendevano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di
grazia che uscivano dalla sua bocca e dicevano: “Non è il figlio di
Giuseppe?”.
Ma egli rispose: “Di certo voi mi citerete il proverbio: Medico, cura te
stesso. Quanto abbiamo udito che accadde a Cafarnao, fallo anche qui,
nella tua patria!”. Poi aggiunse: “Nessun profeta è bene accetto in
patria. Vi dico anche: c’erano molte vedove in Israele al tempo di Elia,
quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande
carestia in tutto il paese; ma a nessuna di esse fu mandato Elia, se non
a una vedova in Sarepta di Sidóne. C’erano molti lebbrosi in Israele al
tempo del profeta Eliseo, ma nessuno di loro fu risanato se non Naaman,
il Siro”.
All’udire queste cose, tutti nella sinagoga furono pieni di sdegno; si
levarono, lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio
del monte sul quale la loro città era situata, per gettarlo giù dal
precipizio. Ma egli, passando in mezzo a loro, se ne andò.
Parola del Signore.

OMELIA
“Oggi si è adempiuta questa Scrittura che voi avete udito con i vostri
orecchi”. Gesù si presenta. Egli è l’inviato, il Messia, colui sul quale
è lo Spirito, colui che viene per liberare l’uomo. Non è più soltanto il
figlio di Giuseppe. Non è un medico o un consolatore qualsiasi. Egli è
il Cristo, l’Unto di Dio. È lui il Messia promesso e annunciato. La
salvezza è giunta. E, quando Dio si rivela, l’uomo, ogni uomo assume una
nuova dimensione.
“Oggi si è adempiuta questa scrittura che voi avete udito con i vostri
orecchi”. L’accoglienza del consacrato dallo Spirito Santo fa sì che
l’uomo che accoglie la parola prenda parte a questa consacrazione. La
rivelazione di Gesù nel suo ruolo di Messia e di Salvatore è la
rivelazione dell’uomo giustificato dallo Spirito.
L’uomo che accoglie la parola, che crede, diventa, in lui, a sua volta,
ciò che egli è. Sì, oggi si è compiuta questa parola della Scrittura che
voi avete ascoltato, può compirsi se credete che Gesù di Nazaret è colui
che è stato inviato da Dio.

PREGHIERA DELLA SERA
L’Agnello passa e nessuno può toccarlo. Che cosa vedono nel suo volto,
che cosa leggono nel suo sguardo così da abbassare le loro mani, proprio
come coloro che volevano lapidare la donna adultera?
Gesù non è riconosciuto come profeta, ma come agnello, venuto nel suo
paese non con la potenza dei miracoli, ma con la dolcezza dell’oblazione
pasquale. In lui grida il sangue liberatore e quelli tacciono senza
capire? La sua innocenza non ha messo in luce la loro violenza e il loro
peccato? Agnello di Dio che togli il peccato del mondo, abbi pietà di
noi.

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