La Parola di oggi

Nov 26th, 2010 | Di cc | Categoria: Religione

LA PAROLA DI OGGI
27 novembre 2010
Sabato
S. Massimo - XXXIV tempo ordinario (C) - II
PREGHIERA DEL MATTINO
Signore, mio Dio, non abbandonare la mia mano, non allontanarti da me!
Aiutami a progredire sempre nelle buone opere e a proclamare i tuoi
miracoli.
Fa’ che io canti sempre il tuo nome, o Dio altissimo.

PRIMA LETTURA - (Ap 22,1-7)
Non ci sarà più notte, perché il Signore li illuminerà.
Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo
L’angelo del Signore mostrò a me, Giovanni, un fiume d’acqua viva limpida
come cristallo, che scaturiva dal trono di Dio e dell’Agnello. In mezzo
alla piazza della città e da una parte e dall’altra del fiume si trova
un albero di vita che dà dodici raccolti e produce frutti ogni mese; le
foglie dell’albero servono a guarire le nazioni.
E non vi sarà più maledizione.
Il trono di Dio e dell’Agnello sarà in mezzo a lei e i suoi servi lo
adoreranno; vedranno la sua faccia e porteranno il suo nome sulla fronte.
Non vi sarà più notte e non avranno più bisogno di luce di lampada, né
di luce di sole, perché il Signore Dio li illuminerà e regneranno nei
secoli dei secoli.
Poi mi disse: “Queste parole sono certe e veraci. Il Signore, il Dio che
ispira i profeti, ha mandato il suo angelo per mostrare ai suoi servi ciò
che deve accadere tra breve. Ecco, io verrò presto. Beato chi custodisce
le parole profetiche di questo libro”.
Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 94)
R. Vieni, Signore Gesù (1Cor 16,22; Ap 22,20)
Venite, applaudiamo al Signore,
acclamiamo alla roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie,
a lui acclamiamo con canti di gioia. R.
Grande Dio è il Signore,
grande re sopra tutti gli dei.
Nella sua mano sono gli abissi della terra,
sono sue le vette dei monti.
Suo è il mare, egli l’ha fatto,
le sue mani hanno plasmato la terra. R.
Venite, prostrati adoriamo,
in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati.
Egli è il nostro Dio,
e noi il popolo del suo pascolo,
il gregge che egli conduce. R.

CANTO AL VANGELO (cf. 1Pt 1,13)
R. Alleluia, alleluia.
Siate vigilanti, fissate la speranza
in quella grazia che vi sarà data
al ritorno del Signore Gesù Cristo.
R. Alleluia.

VANGELO (Lc 21,34-36)
Vegliate, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che deve
accadere.
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “State bene attenti che i
vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni
della vita e che quel giorno non vi piombi addosso improvviso; come un
laccio esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di
tutta la terra.
Vegliate e pregate in ogni momento, perché abbiate la forza di sfuggire
a tutto ciò che deve accadere, e di comparire davanti al Figlio
dell’uomo”.
Parola del Signore.

OMELIA
Le parole di Gesù ci chiedono di essere pronti e vigilanti: l’ultimo
giorno è vicino. Dunque bisogna prepararsi ad esso. Questo avvertimento
ci ricorda che esiste la Verità e che la nostra vita ha un senso
profondo. Questa Verità è precisamente nostro Signore, che dà un
fondamento alla nostra esistenza e che con la sua grazia illumina il
nostro essere interiore. È a motivo di questo dono e del suo appello che
è necessario che rimaniamo pronti e vigilanti.
Per questa ragione, il dovere della vigilanza è un imperativo primordiale
in vista del mondo futuro. Ogni uomo ha il dovere di preoccuparsi della
sua vita personale, in modo che la morte non lo colga in stato di peccato
mortale. L’avvertimento, l’esortazione che costituisce questo brano di
Vangelo si applica anche alla nostra situazione presente, all’importanza,
al significato e al valore del tempo che viviamo.
Per comprendere nel modo giusto la fine del mondo, è necessario che non
perdiamo di vista questo: il regno di Dio (il regno di Gesù) arriverà
domani e la prossimità della sua venuta comporta un sovrappiù di
tentazioni e un combattimento più grande; ma essa ci porta nello stesso
tempo la speranza di avere parte alla risurrezione di Cristo. Nella
nostra esistenza quaggiù, siamo simultaneamente portatori di segni di
morte e di risurrezione. Per questo dobbiamo essere attenti alla parola
di Gesù e impregnare di essa la nostra esistenza per non correre il
rischio di essere condannati al momento del giudizio finale.

PREGHIERA DELLA SERA
O Dio, che offri i tuoi doni anche ai peccatori e li tratti da amici,
vieni nel cuore di chi crede in te, affinché con la grazia dello Spirito
Santo, rimanga fermo nella mia fede e inizi questa notte in pace con te.
La tua grazia sia sempre con me. Amen.

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