Bonaiuti: la sinistra per andare al potere si inventa il governo degli sconfitti

Nov 26th, 2010 | Di cc | Categoria: Cronaca Nazionale

Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, on. Paolo Bonaiuti, ha partecipato questa mattina alla trasmissione Omnibus su La7, insieme all’on. Gentiloni e ai giornalisti Sechi e Geremicca. Di seguito, riportiamo gli argomenti trattati dall’on. Bonaiuti. Governo - La situazione è chiara: gli italiani ci chiedono di governare e andare avanti in un momento difficile per l’economia internazionale e con una crisi finanziaria che ha squassato i mercati. Il 14 dicembre ci presenteremo al Parlamento e otterremo una buona maggioranza anche alla Camera. Non do numeri e cifre sulla maggioranza che raggiungeremo, come si esercitano a fare tutti in questi giorni. Credo che sarà tanto ampia da poter andare avanti senza scossoni. In caso contrario il Popolo della Libertà chiederà al Capo dello Stato di andare alle elezioni.Berlusconi ha chiesto nei giorni scorsi l’appoggio esterno all’Udc ma le risposte di Pierferdinando Casini non sono state positive.Il governo procede nella sua azione. Oggi il Consiglio dei Ministri ha approvato il piano per il Sud che è stato presentato alle parti sociali. Martedì toccherà alla riforma della giustizia. Intanto sta andando avanti anche il federalismo fiscale e entro dicembre ci saranno dei passi avanti importanti per una riforma che il Paese aspettava da tempo. Inoltre abbiamo già aperto dei tavoli per affrontare la grande riforma del fisco che non si tocca dal 1973, a dimostrazione che anche su questo tema la sinistra si limita a parlare ma non ha fatto mai nulla. Questo Governo, invece, ha il coraggio di mettere mano ad un tema importante come la riforma fiscale e lo fa in un periodo di grande difficoltà economica internazionale. Prospettive di Terzo Polo - La paura del Pdl rispetto a un possibile asse Casini - Fini - Montezemolo è un’invenzione dei giornalisti che tendono a romanzare i fatti per rendere più digeribile una minestra che è sempre la stessa. Si aggiungono solo un po’ di pepe, di spezie e di noce moscata. Il famoso terzo polo si deve ancora costituire e nessuno sa quanti voti potrebbe prendere. Vedremo se sarà un centro o solo un centrino visto che il centro dello schieramento politico è già saldamente occupato dal Popolo della Libertà. Lega - Spesso si parla a sproposito della Lega. Bossi è un politico di razza e di grande levatura che capisce perfettamente i momenti politici. La Lega ha un interesse specifico che è comune al Pdl: il federalismo fiscale, un bene per tutto il Paese. Governo degli sconfitti e riforma elettorale - L’ipotesi di un governo degli sconfitti non sta in piedi. Provano ad attaccarci sfruttando le fibrillazioni che in questi giorni attraversano i mercati ma ancora una volta i fatti smentiscono i fantasmi agitati dalla sinistra. Proprio ieri il Tesoro ha lanciato sul mercato una delle aste periodiche di titoli di Stato per 250 miliardi e ha offerto due titoli che per loro natura sono di estrema importanza: 8 miliardi e mezzo di Bot e oltre 2 miliardi di Ctz. La richiesta era di 17 miliardi, quasi il doppio. Il merito di questi risultati è del Governo che ha tenuto sotto controllo i conti pubblici.Lo scopo primario delle manovre di Palazzo è scalzare Berlusconi. Un governo di transizione porterebbe alla guida del Paese gli sconfitti del voto. Chiedo allora al Pd: perché non ricorrere al metodo più democratico, cioè alle elezioni, per eliminare Berlusconi? La verità è che il Pd è molto lacerato al suo interno, basti pensare a Renzi e ai rottamatori, mentre i sondaggi continuano ad assegnare la vittoria al Pdl. Se così non fosse la sinistra non continuerebbe a chiedere un governo degli sconfitti ma chiederebbe di tornare alle urne. Ci sono diversità molto forti tra Casini, Di Pietro e il Pd. Ad unirli c’è solo l’odio per Berlusconi. Sinistra - Purtroppo la sinistra non fa altro che parlare. Ora si è inventata una favola dannosa per il Paese e dice che l’Europa chiederà all’Italia un’altra manovra economica. In realtà si tratta dell’ennesimo tentativo di giustificare un governo degli sconfitti per occupare le poltrone. L’Unione europea non ci chiederà niente perché i nostri conti sono in ordine. E’ la sinistra che in passato non ha risanato nulla. Solo ieri un’importante agenzia di rating, Moody’s, ha affermato che l’Italia ha i conti in ordine e gode di una stabilità che gli permetterà di superare brillantemente questa bufera finanziaria.Mentre Bersani avanza alcune proposte per il partito i giovani del Pd chiedono la rottamazione dei propri dirigenti. Tra gli oppositori interni aggiungo anche Veltroni. A Bersani ho detto in modo scherzoso: “Peccato che non vi si fili più nessuno”. Il Pd è frantumato e diviso in una serie di stanze in cui troviamo Vendola o Renzi. In più subisce la pressione della sinistra extraparlamentare che tenta di tornare nell’alleanza. Ha inoltre un grosso problema: manca un leader capace di tenere uniti tutti. E’ quindi normale e logico che la sinistra voglia un governo degli sconfitti perché non è capace di offrire un’alternativa. “Finiani” - Fini, per suoi intendimenti personali, ha deciso di combattere questa specie di guerriglia che non ci ha comunque impedito di produrre fatti. La riforma dell’Università sta andando avanti ed è normale qualche malumore quando si tocca un tema così importante. Sono molti, però, gli apprezzamenti che arrivano da più parti, ad esempio da Confindustria. Intanto il Ministro Gelmini si è detto aperto e pronto a esaminare i contributi che la sinistra vorrà offrire. Credo che martedì la riforma passerà.Il problema della legge elettorale nasconde il vero discorso di fondo. Il Pd vuole un sistema elettorale capace di favorirlo e per farlo cerca di dar vita a un governo di transizione. Sono giochi che fanno parte di una vecchia concezione di politica, meccanismi da prima Repubblica. Sotto l’etichetta di governo di salvezza popolare si tenta di togliere a Berlusconi la poltrona che gli è stata data dagli italiani, quella di primo ministro. Si vuole cambiare la legge elettorale per vincere con carte truccate.Il Corriere della Sera, quotidiano superpartes, oggi parla di una strategia del mordi e fuggi e di guerriglia portata avanti dai finiani. Nell’editoriale di Massimo Franco si esprimono molti dubbi su questa strategia che mira a evidenziare le distinzioni tra Futuro e Libertà e la maggioranza, una strategia molto dannosa per il Paese. Nell’analisi si sottolinea, inoltre, come questo atteggiamento spinga il Paese verso le elezioni in cui la Lega raccoglierebbe un buon successo elettorale. I finiani quindi finirebbero per favorire quello che dicono di voler evitare: un rafforzamento della Lega.  

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