La Parola di oggi

Dic 26th, 2010 | Di cc | Categoria: Religione

LA PAROLA DI OGGI
27 dicembre 2010
Lunedì
S. Giovanni apostolo (A) - P
PREGHIERA DEL MATTINO
Signore, con la tua nascita nel mondo, ci è apparsa una nuova vita:
illumina il mio cuore col farmi conoscere la tua verità.
Nel tuo amore per gli uomini, tu hai dato la vita per vincere la morte:
rendimi fedele alla tua vita e porta a compimento l’opera del tuo amore.
Risorgendo dai morti, tu sei stato restituito ai tuoi discepoli:
risveglia in me la fede perché io riceva la gioia della tua presenza.

PRIMA LETTURA (1Gv 1,1-4)
Quello che abbiamo veduto e udito, noi lo annunciamo anche a voi.
Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo
Figlioli miei, quello che era da principio, quello che noi abbiamo udito,
quello che noi abbiamo veduto con i nostri occhi, quello che contemplammo
e che le nostre mani toccarono del Verbo della vita - la vita infatti si
manifestò, noi l’abbiamo veduta e di ciò diamo testimonianza e vi
annunziamo la vita eterna, che era presso il Padre e che si manifestò a
noi -, quello che abbiamo veduto e udito, noi lo annunciamo anche a voi,
perché anche voi siate in comunione con noi. E la nostra comunione è con
il Padre e con il Figlio suo, Gesù Cristo. Queste cose vi scriviamo,
perché la nostra gioia sia piena.
Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 96)
R. Gioite, giusti, nel Signore.
Il Signore regna, esulti la terra,
gioiscano le isole tutte.
Nubi e tenebre lo avvolgono,
giustizia e diritto sostengono il suo trono. R.
I monti fondono come cera davanti al Signore,
davanti al Signore di tutta la terra.
Annunciano i cieli la sua giustizia
e tutti i popoli vedono la sua gloria. R.
Una luce è spuntata per il giusto,
una gioia per i retti di cuore.
Gioite, giusti, nel Signore,
della sua santità celebrate il ricordo. R.

CANTO AL VANGELO
R. Alleluia, alleluia.
Noi ti lodiamo, Dio, ti proclamiamo Signore;
ti acclama il coro degli apostoli.
R. Alleluia.

VANGELO (Gv 20,2-8)
L’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al
sepolcro.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
Il primo giorno della settimana, Maria di Magdala corse e andò da Simon
Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro:
“Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno
posto!”.
Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo, e si recarono al
sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più
veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli
posati là, ma non entrò.
Giunse intanto anche Simon Pietro che lo seguiva ed entrò nel sepolcro
e osservò i teli posati là, e il sudario - che era stato sul suo capo -
non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte.
Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al
sepolcro, e vide e credette.
Parola del Signore.

OMELIA
Si celebra oggi l’amore di Cristo in uno dei suoi discepoli a lui più
vicini. Gesù, che era diventato l’amico più caro di Giovanni e che aveva
condiviso con lui le gioie più intense e i dolori più profondi, era quel
Dio che, come diceva l’Antico Testamento, non si poteva guardare senza
morire. Eppure, giorno dopo giorno, Giovanni aveva guardato Gesù e aveva
visto in lui un Dio il cui sguardo e il cui contatto danno la vita. Aveva
spesso sentito la sua voce, ascoltato i suoi insegnamenti e ricevuto, per
suo tramite, parole provenienti dal cuore del Padre. Aveva mangiato e
bevuto con lui, camminato al suo fianco per molti chilometri, spinto da
un irresistibile amore, che l’avrebbe portato inevitabilmente non al
successo, ma alla morte: eppure, in ogni istante, aveva saputo che era
quello il vero cammino di vita.
Nella lettura del Vangelo di oggi, vediamo il discepolo “che Gesù amava”
correre con tutte le forze, spinto proprio da quest’amore, verso il luogo
in cui il Signore aveva riposato dopo aver lottato con la morte. Vede le
bende e il sudario - oggetti della morte - abbandonati dal Signore della
vita: le potenze delle tenebre erano state vinte nella tomba vuota, e nel
cuore di Giovanni, che nella risurrezione riconosceva il trionfo
dell’amore, spuntava l’alba della fede.

PREGHIERA DELLA SERA
Signore, tu hai benedetto questo giorno col dono del tuo amore: perdona
e guarisci in me tutto ciò che non proviene da te.
Mentre il giorno si allontana e cede alla calma della notte, ogni
illusione cade: possano i miei occhi aprirsi alla verità, vedere non la
luce di questo mondo, ma quella della tua risurrezione gloriosa.

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