Shoah: memoria e memorie, tavola rotonda al Liceo

Gen 30th, 2011 | Di cc | Categoria: Scuola e Giovani

Angelica Sed, cacciata dalle scuole del Regno d’Italia, insieme a tanti suoi compagni di religione, anzi di “razza” ebraica come si diceva, il massacro dei Rom, la sorte tragica di Mafalda di Savoia, figlia di Vittorio Emanuele III, le tesi negazioniste, le leggi razziali, la banalità del male: questi i temi dell’appassionante giornata che il Liceo di Ceccano ha dedicato alla Shoah nella giornata della memoria, giovedì 27 gennaio scorso. La mattinata è iniziata con la proiezione del film Angelica Sed, realizzato dagli allievi del Liceo, sulla storia di una ragazza che fu appunto cacciata dalle scuole italiane al momento dell’entrata in vigore delle leggi razziali. La proiezione, rivolta agli allievi delle classi I, è stata seguita da un dibattito che ha evidenziato la possibilità che quello che è avvenuto possa ancora accadere e quindi la necessità che si sia vigilanti per impedirlo. Dopo il film c’è stata la premiazione della classe che ha vinto l’edizione 2011 del Concorso I giovani ricordano la Shoah: è stato proclamato vincitore il lavoro degli allievi della I E sulle Leggi razziali.Le classi V hanno poi partecipato alla tavola rotonda che ha visto protagonisti gli insegnanti di storia del Liceo: il primo intervento, di Massimo Parente, ha richiamato l’attenzione dei ragazzi sulal banalità del male. Tantissime persone hanno collaborato allo sterminio come se facessero un mestiere, obbedissero semplicemente a degli ordini. E’ stata poi la volta di Roberto Frate che invece si è soffermato sullo sterminio del popolo Rom, argomento sicuramente poco considerato dalla storiografia e dalla pubblicistica.Stefania Alessandrini ha proposto  agli allievi, anche con materiali filmici, la vicenda di Mafalda di Savoia, secondogenita del re d’Italia, catturata dai nazisti dopo l’8 settembre e deportata a Buchenwald, evidenziando come la furia della violenza si è abbattuta anche su coloro che non avevano fatto niente per evitarla. Infine  Giuseppe Bellusci ha illustrato ai ragazzi di V le tesi degli storici negazionisti, coloro che sostengono che la Shoah non sia mai esistita.

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