La Parola di oggi

Feb 4th, 2011 | Di cc | Categoria: Religione

LA PAROLA DI OGGI
5 febbraio 2011
Sabato
S. Agata - IV tempo ordinario (A) - IV

PREGHIERA DEL MATTINO
Ogni battezzato è un inviato, un missionario. Quando guardo la carta del
mondo, del mio paese o anche della mia città, mi sento sorpassato,
Signore. Le statistiche sembrano dire che il numero dei cristiani non
aumenta velocemente, che la scristianizzazione invade intere regioni, che
le vocazioni religiose e sacerdotali non sono abbastanza numerose… Cosa
fare, Signore? “Fai come Maria, mia madre”, mi rispondi. Portando in
cuore il mondo intero, ella sorrideva e faceva del bene a coloro che
incontrava. Che io sia, come lei, un missionario permanente, là dove tu
mi hai posto, Signore.

PRIMA LETTURA (Eb 13,15-17.20-21)
Il Dio della pace, che ha ricondotto dai morti il Pastore grande delle
pecore, vi renda perfetti in ogni bene.
Dalla lettera agli Ebrei
Fratelli, per mezzo di Gesù offriamo a Dio continuamente un sacrificio
di lode, cioè il frutto di labbra che confessano il suo nome.
Non dimenticatevi della beneficenza e della comunione dei beni, perché
di tali sacrifici il Signore si compiace.
Obbedite ai vostri capi e state loro sottomessi, perché essi vegliano su
di voi e devono renderne conto, affinché lo facciano con gioia e non
lamentandosi. Ciò non sarebbe di vantaggio per voi.
Il Dio della pace, che ha ricondotto dai morti il Pastore grande delle
pecore, in virtù del sangue di un’alleanza eterna, il Signore nostro
Gesù, vi renda perfetti in ogni bene, perché possiate compiere la sua
volontà, operando in voi ciò che a lui è gradito per mezzo di Gesù
Cristo, al quale sia gloria nei secoli dei secoli. Amen.
Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 22)
R. Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla.
Il Signore è il mio pastore:
non manco di nulla.
Su pascoli erbosi il Signore mi fa riposare,
ad acque tranquille mi conduce.
Rinfranca l’anima mia. R.
Mi guida per il giusto cammino
a motivo del suo nome.
Anche se vado per una valle oscura,
non temo alcun male, perché tu sei con me.
Il tuo bastone e il tuo vincastro
mi danno sicurezza. R.
Davanti a me tu prepari una mensa
sotto gli occhi dei miei nemici.
Ungi di olio il mio capo;
il mio calice trabocca. R.
Sì, bontà e fedeltà mi saranno compagne
tutti i giorni della mia vita,
abiterò nella casa del Signore
per lunghi giorni. R.

CANTO AL VANGELO (Gv 10,27)
R. Alleluia, alleluia.
Le mie pecore ascoltano la mia voce,
dice il Signore,
io le conosco ed esse mi seguono.
R. Alleluia.

VANGELO (Mc 6,30-34)
Erano come pecore che non hanno pastore.
+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono
tutto quello che avevano fatto e quello che avevano insegnato.
Ed egli disse loro: «Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto,
e riposatevi un po’». Erano infatti molti quelli che andavano e venivano
e non avevano neanche il tempo di mangiare.
Allora andarono con la barca verso un luogo deserto, in disparte.
Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città accorsero
là a piedi e li precedettero.
Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro,
perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare
loro molte cose.
Parola del Signore.

OMELIA
Gesù vuole fare il punto della situazione con i suoi discepoli al ritorno
dalla loro prima missione apostolica. Si interessa a ciò “che avevano
fatto e insegnato”. Poiché l’apostolo deve trasmettere fedelmente la
parola che gli è stata affidata e con la sua condotta deve rendere
testimonianza alla verità che insegna. Essi hanno faticato molto e hanno
bisogno di riposarsi. Gesù dice loro: “Venite in disparte in un luogo
solitario, e riposatevi un po’”.
Ma essi devono imparare altre lezioni. Innanzi tutto che l’apostolo non
è uno stipendiato, a ore fisse, con vacanze pagate e premi per le ore di
straordinario. No, l’apostolo è un volontario, una persona assolutamente
“donata”. La gente arriva; aspetta una parola: “Non avevano più neanche
il tempo di mangiare”, nota san Marco.
Essi devono soprattutto imparare ad avere lo “sguardo apostolico”.
Lo sguardo di Gesù sugli uomini e le donne che si stringono attorno a
loro. “Gesù si commosse per loro, perché erano come pecore senza
pastore”. Lo spirito missionario nasce da un certo sguardo sulle persone.
Uno sguardo che non si ferma alle apparenze. Uno sguardo che indovina i
bisogni nascosti. Non solamente i bisogni materiali, la sete d’amore, le
angosce segrete, ma anche e soprattutto il bisogno di Dio e della sua
salvezza.
Possono esserci molti modi di guardare una folla. Gli uomini d’affari vi
vedono dei consumatori; i politici dei sostenitori o semplicemente una
scheda elettorale; i commercianti dei clienti; gli sportivi dei tifosi;
gli operatori dei mass-media dei lettori, degli ascoltatori, degli
spettatori; le vedettes dei fans…
Tutti sguardi superficiali che riducono gli altri al profitto che si può
ricavare da loro.
L’apostolo vede “l’uomo nella sua singolare realtà, che ha una propria
storia della sua vita e, soprattutto, una propria storia della sua
anima… L’uomo nella piena verità della sua esistenza… Quest’uomo è
la via della Chiesa…” (Giovanni Paolo II, Redemptor hominis , 14).
Cioè, ogni persona nella sua individualità.
Quante persone nel mondo sono oggi delle pecore senza pastore! Dare loro
del pane è relativamente facile; offrire loro servigi, soprattutto se ci
si sente ripagati con una affettuosa riconoscenza, è altrettanto facile.
Ma donare Dio è il privilegio di colui che si sa amato da Dio e che ama
gli altri in Gesù. Cioè colui che, come Gesù, ha lo sguardo di Dio.

PREGHIERA DELLA SERA
Gesù vide molta folla e si commosse per loro. Che il mio sguardo,
Signore, abbia la stessa lucidità del tuo. Che la visione di tanti
fratelli e sorelle, la vita dei quali sembra aver perso il suo senso,
risvegli in me la carità apostolica, che deve essere la prerogativa di
ogni battezzato. Che coloro che chiami a lasciare tutto per seguirti
nella vita religiosa e sacerdotale siano generosi nella loro risposta.
E che tutta la tua Chiesa, pastori e fedeli, si senta sulla via di una
nuova evangelizzazione.

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