Berlusconi: la nostra democrazia è commissariata dalle Procure
Feb 5th, 2011 | Di cc | Categoria: Politica
”Il federalismo era il target piu’ importante della Lega quindi mi e’ sembrato assolutamente logico e naturale, oltre che in perfetta aderenza con le leggi e i regolamenti parlamentari, avendo ottenuto un voto favorevole in una commissione al Senato e poi con un nulla di fatto, con un 15 a 15 nella bicamerale, di procedere all’emanazione del decreto”. Lo dice il premier Silvio Berlusconi, al suo arrivo a Bruxelles per un vertice con gli altri Capi di Stato e di governo europei, commentando la decisione di emanare un decreto legislativo sul federalismo fiscale. Il Presidente del Consiglio chiede anche che gli equilibri nella cosiddetta ‘bicameralina’ siano modificati: ”ricordo che soltanto per fair play non avevamo provveduto a sostituire l’uomo di Futuro e Liberta’ che invece era da sostituire perche’ le commissioni devono rappresentare quello che e’ il Parlamento, non e’ possibile che in una commissione non ci sia quella maggioranza che invece c’e’ in aula. La ‘bicameralina’ si deve modificare, perche’ e’ una regola che, ripeto, soltanto per fair play non abbiamo modificato”. Il Premier analizza anche i rapporti con l’opposizione: ‘’siamo sfortunati. Abbiamo ancora una opposizione non socialdemocratica che vota sempre contro, che dice sempre no a tutte le proposte della maggioranza e va contro gli interessi del Paese. Questo elemento e’ una delle cose che vedono il nostro Paese non il linea con le altre democrazie”. Berlusconi rassicura quindi sui numeri in Parlamento: ‘’si e’ confermato che abbiamo una maggioranza per potere lavorare” e ”credo che potremo lavorare bene su molti temi anche per riforme importanti per il Paese. Si e’ superata la situazione di prima quando nel Pdl c’era la rappresentanza che aveva origini in An”, chiarisce, perché ”quando portavamo una legge ci veniva detto di no, come per esempio sulla giustizia, e le iniziative erano stoppate e non si poteva procedere; adesso, invece, per noi e’ molto piu’ facile lavorare perche’ abbiamo una maggioranza coesa che e’ in accordo su molti temi e quindi potremo lavorare e mandare avanti in Parlamento anche riforme importanti per il nostro Paese”. ”La maggioranza credo si situera’ oltre i 320” deputati a Montecitorio ”visto che ieri eravamo gia’ a 316 senza il mio voto”. Il Premier torna sul caso Ruby: ”assistiamo a questa vergogna, ormai siamo una Repubblica giudiziaria, commissariata dalle Procure. Io mi sono sempre difeso, sono il soggetto universale che si e’ difeso di piu’ perche’ e’ stato di piu’ attaccato. Credo siano 2.568 le udienze che sono state necessarie per ottenere 10 assoluzioni e 14 archiviazioni. Quindi non c’e’ nessuno nella storia di nessun Paese al mondo che e’ stato attaccato come sono stato attaccato io da certa magistratura. Ho sempre fatto valere le mie buone ragioni e ottenuto i risultati che ho ottenuto perche’ alla fine in tutti i processi ho trovato un ‘giudice a Berlino’, come usa dirsi. Questa volta c’e’ un attacco che riguarda il mio privato e quindi io non posso che condividere l’opinione che i sondaggi ci danno: l’ultimo mi da’ al 51%, quindi sono il leader europeo piu’ apprezzato dai suoi concittadini, il nostro partito e’ in crescita oltre il 30%. Gli italiani assistono a questa vergogna nazionale e condividono la nostra opinione di essere una Repubblica, purtroppo, giudiziaria e commissariata dalle procure. E questo e’ qualcosa che ci impensierisce molto: la sovranita’ non e’ del popolo, attraverso i parlamentari e il Parlamento, perche’, se una legge non piace a certi pm, viene impugnata e viene portata davanti alla Corte Costituzionale che, essendo una corte con prevalenza dei giudici che vengono dalla sinistra, abroga le leggi fatte dal Parlamento. Quindi siamo dentro una situazione kafkiana che dobbiamo assolutamente riuscire a superare”. Parlando con i giornalisti, Berlusconi commenta anche l’attuale situazione in Egitto: ”mi auguro che si possa avere continuita’ di governo” nella transizione, ”Mubarak ha gia’ annunciato che ne’ lui ne’ i suoi figli si presenteranno alle elezioni. Confido e credo – conclude - che tutti gli occidentali pensino la stessa cosa che ci possa essere in Egitto una transizione ad un sistema piu’ democratico senza rotture con un presidente come Mubarak che da tutto l’occidente, Stati Uniti in testa, e’ stato sempre considerato l’uomo piu’ saggio ed un punto di riferimento preciso per tutto il Medio Oriente”.