Terrorismo, Maroni: «Vigilanza altissima» sul rischio di infiltrati di Al-Qaeda tra i clandestini
Feb 6th, 2011 | Di cc | Categoria: EsteriIl ministro dell’Interno, a Cracovia insieme ai colleghi del G6, lancia l’allarme per la situazione nei paesi del Maghreb in rivolta. Presto un decreto per far fronte all’entrata in vigore della direttiva europea sui rimpatri
Le rivolte nel Maghreb fanno salire il rischio del terrorismo in Italia e in Europa, con la possibilità che riprendano flussi di clandestini tra i quali potrebbero esserci infiltrati di Al-Qaeda. Lo ha detto Roberto Maroni, oggi a Cracovia in Polonia in una riunione dei ministri dell’Interno dei Paesi del G6, alla quale partecipa anche una delegazione statunitense guidata dall’US Attorney General, Eric Holder.
«Questa associazione terroristica - ha proseguito - sta pensando infatti di sfruttare l’instabilità nell’area per avere un peso maggiore negli assetti politici, nonché di infiltrare propri membri nelle comunità di connazionali presenti nei paesi europei». «La vigilanza - ha sottolineato - è quindi altissima».
«Siamo - ha spiegato Maroni - molto preoccupati per ciò che sta avvenendo nei Paesi della sponda Sud del Mediterraneo; per questo abbiamo subito accolto la richiesta del ministro francese, Brice Hortefeux, di fare urgentemente ad aprile una riunione dei Paesi del G6 insieme a Cipro, Malta e Grecia. Ciò per definire una strategia comune in modo da gestire un fenomeno assolutamente pieno di incognite».
«C’è - ha aggiunto il ministro - grande nervosismo in Tunisia e molto dipende da come si stabilizzerà il quadro politico. Un’iniziativa diplomatica è in corso da parte del ministero degli Esteri. Abbiamo attivato i sistemi di allarme e aspettiamo la formazione del nuovo governo tunisino per definire un’adeguata azione di prevenzione».
Entro la fine del mese, ha infine annunciato il titolare del Viminale, sarà portato in Consiglio dei ministri un provvedimento urgente per far fronte all’entrata in vigore, lo scorso 24 dicembre, della direttiva europea sui rimpatri